Da alcune ricerche scientifiche sono emersi degli incredibili risultati. Ecco cosa hanno scoperto!
Il digiuno non è solo un metodo per perdere peso, oltretutto uno dei meno indicati, ma potrebbe essere utile in altre occasioni. È da anni che i ricercatori fanno nuove ricerche e studi per capire se digiunare possa avere davvero degli effetti benefici. Infatti molte persone sono spinte a digiunare a causa di nuove mode o per i consigli di qualcuno, ma sono perlopiù metodi discutibili e pericolosi. Infatti i vari metodi di digiuno possono essere dannosi per il corpo e la mente, portando a stati confusionari, diminuzione della massa muscolare e problemi di concentrazione.
Questa situazione ha spinto gli scienziati a produrre nei nuovi studi sull’argomento. Capire se il digiuno possa essere benefico per l’organismo ed essere meno soggetto alle infezioni, potrebbe essere utile per l’uomo.
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Gli esperimenti sui topi e la Salmonella
Alcuni ricercatori canadesi della University of British Columbia, hanno condotto una serie di esperimenti sui topi, in cui si ricercava un possibile collegamento tra il digiuno e la Salmonella.
L’esperimento consisteva nell’immettere nel corpo dei roditori il batterio della Salmonella e confrontare i risultati ottenuti tra roditori a digiuno da 24 ore e quelli che venivano nutriti.
Incredibilmente i roditori costretti a digiuno sono stati molto meno suscettibili all’infezione, al punto della quasi scomparsa dell’infiammazione e con danni ridotti all’intestino. Quando i topi tornavano di nuovo a nutrirsi, il batterio della Salmonella riprendeva ad espandersi nell’organismo e nei tessuti, però comunque in un modo quantomeno attenuato.
La seconda fase dell’esperimento invece consisteva nel ripetere la procedura utilizzando sì dei topi a digiuno, ma privi di microbiomi presenti nell’intestino. In questo caso il digiuno non è risultato efficace, portando pessimi risultati all’organismo roditori.
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Qual è il collegamento tra digiuno e infezioni?
Questi esperimenti hanno dimostrato quanto impatto abbia l’alimentazione, il digiuno e il microbioma intestinale sulle infezioni batteriche. Alla luce di questi risultati è possibile dedurre che i batteri facciano più fatica a riprodursi in un ospite che limita la quantità di cibo presente nella sua alimentazione. Questo succede poiché l’organismo toglie ai patogeni la disposizione di energia indispensabile per moltiplicarsi e infettare l’ospite.
Per accertare la validità di questi dati però, andranno effettuate altre ricerche ed esperimenti, in modo da verificare se possano avere risultati differenti. Se gli studi avranno un esito positivo, potrebbe essere possibile utilizzare queste informazioni per utilizzare il digiuno a scopo terapeutico.