Un recente studio vuole trovare la risposta alla fatidica domanda: chi sono più energici, i mattinieri o i notturni?
Ogni persona sperimenta il riposo e il sonno in modo diverso. Alcune persone riferiscono di non riuscire a dormire in un determinato orario o che si sentono più attivi la notte. Quindi ognuno vive in modo diverso i momenti della giornata, preferendo quelli in cui ci si sente più attivi e produttivi.
In linea di massima però, si può dire che, le persone si possono dividere in due diverse categorie: quelli che si svegliano di mattina presto (i mattinieri) e quelli che si svegliano il pomeriggio o la notte (i nottambuli). A questo punto la domanda sorge spontanea: perché tutte queste differenze su come si vive il sonno?
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Non esiste una risposta definitiva a questa domanda, poiché il modo e i momenti in cui ci si sente più attivi è soggettivo. Ecco però la descrizione di entrambe le categorie e le loro caratteristiche.
I mattinieri incarnano il vecchio detto: il mattino ha l’oro in bocca! Le persone che fanno parte di questa categoria, hanno l’istinto di alzarsi molto presto al mattino, alcuni addirittura riescono a vedere l’alba. Questo porta i mattinieri a vivere una lunga giornata, piena di attività e produttività, non riuscendo però, ad andare a dormire tardi. Infatti è difficile che un mattiniero riesca a stare sveglio dopo le 10 di sera, quindi la sua è sì una giornata lunga, ma non può godersi ciò che la notta ha da offrire.
I notturni invece, vivranno l’alzarsi la mattina quasi come un evento traumatico. Infatti troveranno questo avvenimento sfiancante, trovandosi in uno stato confusionario, senza riuscire a tenere gli occhi aperti. Questa categoria di persone, trova nelle ore piccole la sua ispirazione, riuscendo a dare il loro meglio nel pieno della notte. Che sia studio, scrittura o arte, i notturni hanno sempre energia in quella fascia oraria, trovando così il loro momento di rivalsa.
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Sono molte le variabili che spingono un organismo a reagire in modi totalmente differenti in confronto ad un altro. Uno di questi è proprio l’età. Quando si è giovani è più facile rimanere svegli la notte senza avere troppe ripercussioni. Chi invece è più avanti con l’età, trova difficoltà a restare svegli nelle ore piccole, trovando così modo di diventare mattinieri. Inoltre le ore necessarie per avere un buon riposo variano molto con gli anni: i giovani di solito dovrebbero dormire almeno 8 ore, mentre per gli anziani questo tempo si riduce a 5 ore.
Anche la personalità influenza l’orario in cui si riesce a prendere sonno. Nuovi studi hanno confermato che le persone più responsabili, sono predisposte ad essere mattiniere, mentre quelle espansive e sociali ad essere nottambuli. I ritmi delle persone quindi possono variare secondo molti fattori. È comunque consigliabile cercare di svegliarsi la mattina, poiché in questo modo il cervello risulterà più lucido e attivo, così da poter svolgere le attività quotidiane.
Anche se è possibile cambiare il modo in cui si vive il sonno, modificando gli atteggiamenti e le abitudini, è comunque difficile se non si ha davvero la voglia e la volontà di ritrovare il proprio ritmo.
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