Una soluzione salina contro il covid, possibile che funzioni veramente? Ecco la verità

Da uno studio scozzese è emersa la possibilità di ridurre il decorso dei sintomi generati dal covid grazie ad una soluzione salina. Scopriamo quanto c’è di vero.

Contro il coronavirus, sembrerebbe essere molto efficace eseguire dei lavaggi nasali, in particolare, per ridurre il rischio di sintomi anche gravi della malattia.

Scopriamo insieme nel dettaglio cosa dice questo interessante studio scozzese.

Covid: i lavaggi nasali per ridurre la sintomatologia

Il nuovo coronavirus, ormai da quasi due anni, sta mietendo un gran numero di vittime e contagiando un altrettanto impressionante numero di persone.

Nonostante si tratti di un virus molto pericoloso, degli scienziati scozzesi attraverso uno studio sono arrivati alla conclusione che uno dei rimedi più efficaci sarebbe rappresentato dai lavaggi nasali con soluzione salina.

Prima di analizzarlo nel dettaglio, va precisato che si tratta di uno studio condotto nel 2014, quindi, prima dello scoppio della pandemia. Tuttavia, gli esiti possono essere positivi anche nel caso del covid per un fatto molto importante. I campionati eseguivano ogni mattina un tampone nasale cosicché si sono potuti identificare gli agenti patogeni che causavano i sintomi tipici del raffreddore.

Ciò detto, a partecipare allo studio, sono stati due gruppi che presentavano sintomi tipici del raffreddore.

Un gruppo doveva eseguire più volte lavaggi nasali utilizzando una soluzione salina, l’altro invece doveva curare i sintomi cosi come era abituato a fare solitamente.

Ebbene, il risultato emerso è molto importante dal momento che, in coloro che hanno eseguito i lavaggi nasali regolarmente, i sintomi da raffreddamento si sono ridotti nel giro di qualche giorno.

In conclusione, secondo gli scienziati scozzesi i lavaggi nasali sono in grado di ridurre sintomi come naso chiuso o tosse, portando alla loro risoluzione nel giro di pochi giorni. Si tratta, dunque, di sintomi che più volte è stato riscontrato siano presenti nelle persone contagiate dal virus.

Sabrina