Patate fritte perfette: 5 trucchi per non averle unte e molli
Patate fritte: i 5 consigli utili per farle alla perfezione. Tutto quello che dovete sapere.
Non c’è storia, le patate fritte piacciono a tutti, soprattutto quelle fatte in casa, ma non tutti sanno prepararle a regola d’arte. Si rischia di farle troppo unte o troppo molli. Non
Se vi piace passare il tempo tra le padelle, dovete conoscere tutti i trucchi per fare le patate fritte alla perfezione. Dovete sapere, infatti, che friggere è una vera e propria arte ed è importante imparare bene tutte le regole e i passaggi. Anche la scelta della materia prima è fondamentale. Quando avrete affinato questa arte le vostre patatine saranno irresistibili. Ecco come fare.
Patate fritte: 5 consigli per farle alla perfezione
Per preparare le vostre patate fritte alla perfezione, dorate, croccanti e gustose è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali, 5 consigli utili per patatine croccanti, da acquolina in bocca già alla sola visione. Ciò che è buono in cucina di solito è anche bello.
Tipo di patate. Il primo consiglio fondamentale è la scelta della materia prima. Non tutte le patate sono uguali e dunque non tutte hanno la stesa resa. Dovete usare patate nuove, perché contengono meno amido e reggono meglio la frittura. Quelle troppo vecchie, e secche, rischiano di sfarinarsi.
Lavaggio. Dopo esservi procurati le patate giuste è importante lavarle bene con la buccia, in modo da rimuovere tutti i residui di terriccio. È sufficiente passarle sotto l’acqua fredda corrente, strofinandole con cura ma delicatamente.
Taglio. Questa è un’operazione molto importante che inciderà sulla resa della patatina fritta. Per prima cosa pelate con cura le patate, in modo da rimuovere tutta la buccia, meglio se usate un pelapatate. Asciugatele e posizionatele su un tagliere di legno. Prendete un coltello affilato e tagliatele a fette spesse circa 1 centimetro. Quindi mettete 2 o 3 fette una sopra l’altra e tagliate per lungo in modo da realizzare dei bastoncini. È molto importante che i bastoncini siano tutti delle stesse dimensioni, non troppo sottili ma soprattutto non troppo spessi, perché rischiano di non cuocersi bene. C’è chi ama le patate fritte tonde. In questo caso basta un unico taglio di fette meno spesse ma non troppo sottili.
Bagno. Dopo aver tagliato le vostre patatine dovete metterle a bagno in acqua fredda in una bacinella o in una pentola per circa mezz’ora. Questa operazione è fondamentale per togliere l’amido. L’acqua va cambiata ogni tanto finché non diventa limpida. Se l’acqua diventa molto torbida lasciate le patate in acqua più a lungo. Quindi scolata le patate mettetele ad asciugare su uno strofinaccio pulito. Asciugatele bene perché l’acqua a contatto con l’olio bollente fa una fiammata pericolosa.
Frittura. Per una frittura a regola d’arte prendete una casseruola o una padella molto alta che dovrete riempire di olio. Quando l’olio è troppo poco la frittura viene cattiva. Invece le patatine devono immergersi bene. Da preferire è l’olio di semi di arachidi, il migliore per friggere le patate. Scaldate bene l’olio e versate le patate quando avrà raggiunto una temperatura di circa 170°-180° C. Per controllare la temperatura servitevi di un termometro da cucina, altrimenti il momento giusto è quello in cui l’olio forma tante piccole bollicine che sfrigolano. Fate attenzione a non scaldarlo troppo, non si deve formare fumo nero. Le patatine vanno fritte per circa 6-8 minuti. Se le volete più croccanti scolatele dopo 5 minuti di frittura e poi rigettatele nell’olio a fuoco vivo per soli 2 minuti. Quindi, sgocciolatele con il cestello della casseruola o con una schiumarola, posandole su un piatto dove avrete steso della carta assorbente. Aggiungete del sale, facendo attenzione a non esagerare e quindi servite subito. Le patate fritte vanno mangiate ben calde.
Infine, l’olio della frittura non va mai gettato nello scarico del lavandino. Una volta che si è raffreddato versatelo in una bottiglia di vetro o in un contenitore di detersivo vuoto e risciacquato. Quindi versate l’olio in uno dei contenitori di raccolta degli oli alimentari presente nella vostra città.