Ottimo il pesce al cartoccio e la pasta cotta nella carta stagnola, ma bisogna far attenzione a questo elemento perché può far male.
L’alluminio è un rivestimento utilizzato, per rendere il cibo più succoso, morbido e aiuta a non perdere i vari sapori e liquidi che lo caratterizzano. L’alluminio è presente in moltissimi oggetti di uso comune dal dentifricio, deodoranti o prodotti make-up.
Secondo alcuni studi studi condotti in un’università prestigiosa italiana, è emerso che la carta stagnola o alluminio se utilizzata a temperature elevate può provocare molteplici danni all’organismo. Ciò non significa che dovrete evitare di utilizzarla in cucina per preparare deliziosi manicaretti, ma di porre molta attenzione.
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Perché questo elemento da cucina è dannoso?
Il problema arriva quando a temperature elevate l’alluminio sprigiona particelle tossiche dannose sia per il cibo che viene ingerito, sia per l’organismo che ne assorbe una grandissima percentuale. Inoltre danneggia la struttura del DNA depositandosi in molteplici organi come reni, fegato, intestino, ossa e polmoni.
Inoltre i disturbi potrebbero essere molti come coliti, bruciori di stomaco, disfunzioni renali, anemia, danni al sistema nervoso centrale, morbo di Parkinson e molti altri altrettanto gravi. Se acquistate abitualmente contenitori in alluminio assicuratevi di utilizzare queste indicazioni:
- lavate accuratamente il contenitore prima di utilizzarlo;
- non coprite i cibi con l’apposito coperchio quando dovrà essere cotto in forno;
- evitate di utilizzare cibi fortemente acidi come aceto, limone o cibi altamente salati;
- evitate di conservare il cibo nei contenitori per più di 24 ore ed evitate di depositarlo in frigo;
- il contenitore non dovrà avere contatti diretti con fiamme libere ed elettrodomestici con temperature troppo elevate;
- utilizzate solo contenitori che possono essere inseriti nel forno o nel microonde;
- evitate di cuocere il cibo nell’alluminio per più di 2 ore, altrimenti così le particelle di alluminio andranno ad assorbirsi al cibo.
È possibile eseguire un test specifico, chiamato mineralogramma. È un test diverso da quello del sangue in grado di individuare l’alluminio attraverso la struttura dei capelli. In modo da capire se è presente un’intossicazione di alluminio, nel caso in cui avvertiste dei fastidi sopracitati.
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