Trauma cranico bambini, primo soccorso e diagnosi da fare

In caso di trauma cranico nei bambini, è importante attuare i giusti comportamenti per evitare conseguenze più gravi. Scopriamo quali sono.

Soprattutto nei bambini più piccoli, possono essere frequenti dei piccoli incidenti che, nella maggior parte dei casi, si risolvono in maniera spontanea. Ci sono casi in cui, come i traumi cranici, bisogna osservare il proprio bambino in modo tale da attuare il giusto comportamento ed evitare problemi più seri.

Scopriamo cosa devi sapere se tuo figlio ha battuto la testa.

Trauma cranico nei bambini? I sintomi da valutare

Iniziamo col dire che, nella maggior parte dei casi si tratta di traumi di lieve entità che non comportano un intervento particolare. Il bambino può riportare un piccolo rigonfiamento che può essere trattato con un panno inumidito con dell’acqua fredda.

In questo caso, il bambino sarà vigile e tenderà a piangere per il dolore o anche per lo spavento.

In altri casi, invece, il trauma può rivelarsi più importante e manifestare dei sintomi ben precisi. Il bambino, infatti, può accusare un mal di testa che tende a non passare e addirittura a peggiorare.

Oltre a ciò, può mostrare difficoltà nel linguaggio, parlando in modo strano. In altri casi ancora, il bambino può vomitare, soffrire di nausea come anche perdere sangue dall’orecchio o dal naso.

Nei casi, più gravi si può assistere a delle vere e proprie convulsioni che richiedono il tempestivo intervento dei sanitari.

In genere, in seguito ad un brutto trauma cranico il bambino deve essere tenuto in osservazione per almeno 24 ore pe evitare che manifesti dei sintomi tardivi. Durante questo intervallo di tempo è importante lasciarlo dormire, ma andare a controllare regolarmente se è cosciente e riesce a rispondervi.

Nel caso in cui vi accorgiate che vostro figlio ha perso conoscenza, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso per prestargli le giuste cure.

Sabrina