Finalmente è arrivato un nuovo bonus che sarà di grande aiuto ai possessori di un giardino o di un terrazzo: scopriamo di cosa si tratta.
Tra tutti i bonus previsti dal nuovo Governo, finalmente ne è stato varato uno che sarà di grande aiuto ai possessori di un giardino o di un terrazzo. Chi ha il pollice verde potrà, dunque, ricevere un aiuto dallo Stato nei modi e nei casi previsti.
Stiamo parlando del bonus verde che era già previsto nello scorso 2020 e che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021: è stato, infatti, inserito tra le agevolazioni previste per la casa.
Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare a richiederlo.
Bonus verde: l’aiuto per i possessori di un giardino o di un terrazzo
Grazie al bonus verde, varato nel 2020 e da poco prorogato fino al 31 dicembre 2021, è stato inserito tra le agevolazioni per la casa e prevede un aiuto economico che può arrivare fino a 5000 euro.
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I contribuenti che potranno avere accesso a questa agevolazione, infatti, potranno usufruire di una detrazione IRPEF del 36% sui costi sostenuti per alcuni tipi di lavori svolti in giardini e terrazzi. I lavori in questione sono quelli concernenti le recinzioni, i pozzi, i giardini pensili, le coperture a verde e gli impianti di irrigazione.
Inoltre questo bonus permetterà anche l’acquisto di piante, arbusti e fiori ma non solo: sono comprese anche le grandi potature! Tuttavia, vi è un grande limite nascosto: è possibile usufruire di questo incentivo solo in forma di detrazioni e non con un versamento monetario.
Come fare a richiederlo
La prima cosa da specificare è che il tetto massimo di detrazione può complessivamente arrivare a 5000 euro. Inoltre, può essere detratto un massimo di 180 euro all’anno per 10 anni.
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Coloro che desiderino ottenerlo devono effettuare delle spese per ordinare le aree scoperte delle proprie abitazioni e poi usufruire dello sgravo fiscale. Per ottenere l’agevolazione il contribuente dovrà eseguire dei pagamenti tracciabili per ogni lavoro o ogni acquisto.
Chi vorrà beneficiare, dunque, dovrà presentare la richiesta di agevolazione nella dichiarazione dei debiti dell’anno successivo: quindi, in questo caso, del 2022.