Salute e Benessere

Emofobia, se ne soffrite niente paura ecco come affrontarla

Ecco come affrontare ed i sintomi che derivano dalla paura del sangue chiamata anche emofobia. 

Quando una persona alla sola vista del sangue proprio o di un’altra persona tende a manifestare sintomi come ansia, repulsione, svenimento, tremore alle gambe allora soffre di emofobia.

Questa sensazione di panico può essere innescata anche dal solo pensiero, da delle immagini o da delle scene cinematografiche, quindi finti, dove è presente del sangue.

I sintomi sono diversi:

  • scatena pallore,
  • nausea,
  • mal di stomaco,
  • sudorazione,
  • capogiri,
  • tremore
  • sensazione di astenia
  • svenimento.

Emofobia: ecco come sconfiggerla

Chi soffre di emofobia cerca di evitare qualsiasi situazioni dove sanno di poter vedere il sangue, ma anche oggetti taglienti o appuntiti.

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Se però non possiamo evitare una situazione, me un inevitabile prelievo del sangue bisogna imparare a gestire la paura. Ecco qualche suggerimento semplice, ma che può tornare utile;

  • scegliamo noi il giorno in cui fare l’esame, in questo modo avremo il tempo di preparaci.
  • facciamoci accompagnare da una persona che ci dia la forza, ma anche che ci distragga,
  • prendiamo in mano la situazione e cerchiamo di guidare la nostra paura,
  • informarsi su dove trovare bravi infermieri (sono tutti bravi…), o dove trovare cliniche con sale d’aspetto accoglienti
  • conosciamo ed impariamo il nostro “nemico”: anche se all’inizio sembrerà difficile iniziamo a leggere qualcosa sul sangue, a vedere delle immagini molto molto soft (tipo cartone animato) per poi passare a quelle più realistiche,
  • prendiamo confidenza piano piano con gli oggetti che ci incutono la paura, come aghi e siringhe.

LEGGI ANCHE: Analisi del sangue: come leggerle correttamente


C’è anche un esercizio da fare mentre l’infermiere effettua il prelievo del sangue. Come prima cosa si deve stringere forte il pugno della mano del braccio dove non si sta facendo il prelievo. Poi si ruota il pugno 8 volte in senso orario, fermati, stringi forte il pugno per 10 secondi e poi ruotalo nuovamente altre 8 volte in senso antiorario. Ripetere, se necessario, l’esercizio altre due volte, se necessario.

Ricordiamoci che se i sintomi sono tali da compromettere la nostra vita quotidiana è meglio consultare un’esperto che saprà aiutarci in un percorso di guarigione.

Valentina

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