Come verniciare i termosifoni: i consigli facili ed efficaci da mettere in pratica.
I termosifoni di casa vostra cominciano ad avere qualche anno sulle spalle. Sono diventati opachi, si sono ingrigiti o ingialliti. Avrebbero bisogno di una rinfrescata, ma non volete spendere una fortuna, facendoli verniciare da un professionista. La soluzione è riverniciarli da soli.
Non è difficile, basta metterci un po’ impegno e prendere del tempo libero. Il risultato finale vi stupirà. Ecco cosa dovete fare.
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Prima di mettervi all’opera, pianificate bene il lavoro. Verificate quanto tempo potrà richiedervi verniciare ciascun termosifone e moltiplicate per tutti i termosifoni di casa. In questo moro programmate i giorni dedicati alla verniciatura, i weekend e i periodi di riposo dal lavoro.
Procuratevi tutto l’occorrente: vernice termoresistente, pennelli, carta vetrata, spazzole, strofinacci, spugne, guanti e occhiali protettivi, alcol, detergenti, grandi teli in plastica (polietilene) grandi cartoni e tanti giornali di carta.
Se avete la possibilità di smontare i termosifoni è meglio. In questo modo, il lavoro di pulizia e di verniciatura sarà molto semplificato. Prima di smontare i termosifoni spegnete il riscaldamento, chiudete tutte le valvole che collegano i caloriferi all’impianto e svuotate l’acqua all’interno. Quindi posate i termosifoni sul pavimento, che avrete coperto con i teli di plastica, i cartoni e i fogli di giornale. Se invece non è possibile smontarli o è un lavoro troppo gravoso, coprite la parete dietro al termosifone con i teli di plastica e i cartoni.
Naturalmente, questo è un lavoro che si fa durante la bella stagione, quando il clima mite vi consente di stare con il riscaldamento spento e con le finestre aperte per arieggiare le stanze e far asciugare i radiatori.
Prima di mettervi a verniciare, l’operazione da fare è la pulizia. Spolverate bene il termosifone con strofinacci, panni raccogli polvere, piumini o scovolini per raggiungere gli angoli più nascosti. Aiutatevi anche con l’aspirapolvere. Infine lavate il termosifone con un panno inumidito in acqua e detersivo neutro. In presenza di sporco grasso e ostinato, smacchiate con l’aceto di vino bianco.
Se il termosifone ha delle macchie di ruggine, rimuovetele con una spazzola dura in ferro, utile anche per rimuovere la vernice scrostata. Può essere utile anche un prodotto specifico, da acquistare in ferramenta o nei negozi specializzati per il fai da te.
Passate la carta vetrata sul termosifone per preparalo alla verniciatura. L’utilizzo della vernice dipende dal materiale con cui è fatto il termosifone: ghisa, il più comune, alluminio o acciaio. Fatevi consigliare da un esperto la vernice più adatta e ricordatevi che dovrà resistere a temperature elevate. Dovrà essere termoresistente.
Per la verniciatura usate diversi tipi di pennello a seconda della superficie del termosifone. Utilizzate un pennello largo per le superfici ampie e piatte, come quelle dei caloriferi in alluminio, e uno più stretto, versatile e ricurvo per le parti più strette e irregolari.
Molto pratica è la vernice a spray, per verniciare gli angoli più nascosti, dove è difficile arrivare con il pennello. Cercate di spruzzare le vernice in modo omogeneo.
Per un risultato ottimale, sono necessarie due passate di vernice. Distribuite la vernice in modo uniforme nella prima passata. Lasciate asciugare per almeno cinque ore, con le finestre aperte per arieggiare la stanza. Quindi date la seconda mano, facendo attenzione alle rifiniture. La carta vetrata o uno scalpellino possono aiutarvi a rimuovere gli eccessi di vernice. Lasciate passare altre 5 ore ad asciugare e il vostro termosifone sarà perfettamente riverniciato.
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