La voce della mamma è una “medicina” per i prematuri: lo studio scientifico. Cosa è stato scoperto.
I neonati prematuri iniziano una sfida per la sopravvivenza dal momento stesso in cui vengono alla luce. I loro corpicini piccolissimi hanno bisogno di terapie che possono essere molto invasive e di cure costanti.
Vengono posti nelle incubatrici e monitorati costantemente. La presenza dei genitori, sicuramente della mamma ma anche del papà è fondamentale per farli sentire sicuri.
Da tempo i genitori vengono portati nei reparti speciali dove i loro piccoli sono ricoverati per coccolarli e incoraggiarli, sussurrandogli parole affettuose. Attraverso le incubatrici mamma e papà accarezzano i figli con le dita, in alcuni momenti della giornata li prendono in braccio per le coccole.
Sono forme di accudimento molto importanti per aiutare i prematuri ad affrontare i momenti più difficili. Lo hanno confermato diversi studi scientifici. Ora, uno studio recente ha accertato anche quanto la voce della mamma sia fondamentale per i neonati per aiutarli a superare il dolore delle terapie più invasive. Ecco cosa è stato scoperto.
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La voce della mamma è come “medicina” per i prematuri
La voce della mamma funziona da analgesico per un neonato prematuro sottoposto a terapie salvavita ma molto dolorose. È quanto ha stabilito un recente studio scientifico condotto dall’Università di Ginevra e dall’Università della Valle d’Aosta.
I prematuri ricoverati in terapia intensiva sono sottoposti a trattamenti e procedure che possono essere dolorosissimi per i loro piccoli corpicini. Vengono intubati, alimentati con sondino gastrico, sottoposti a frequenti prelievi di sangue.
Per alleviare il dolore a questi piccoli, vengono loro somministrati degli antidolorifici ma solo in quantità estremamente ridotte altrimenti sarebbero dannosi. Un dosaggio che spesso non è sufficiente ad eliminare le sofferenze. Per questo motivo la presenza della mamma è importante per il neonato.
Come abbiamo detto sopra, diversi studi avevano già dimostrato gli effetti benefici della presenza dei genitori nei reparti di terapia intensiva dove sono ricoverati i neonati. La loro voce e il tocco delle loro dita fanno bene al neonato, che riconosce la vicinanza di mamma e papà ed è rassicurato.
Ora, però, il nuovo studio si è focalizzato maggiormente sulla mamma e ha evidenziato in modo concreto, attraverso parametri misurabili, gli effetti analgesici della voce della mamma mentre i neonati prematuri sono sottoposti a trattamenti dolorosi.
Attraverso l’analisi standard delle espressioni facciali dei neonati che misurano l’intensità del dolore (PIPP), i ricercatori hanno scoperto che i neonati soffrivano meno quando la mamma era presente e parlava loro.
Non solo, i neonati avevano anche livelli più alti di ossitocina, l’ormone del benessere che contrasta il dolore e aiuta l’attaccamento tra mamma e bebè. Lo studio svizzero-italiano, è citato dalla rivista Focus.
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