Cottura a bagnomaria: ecco perché si chiama così!

Sonia

Curiosità

Molti di voi conoscono il significato della parola bagnomaria, ma non sanno come sia nato e come veniva impiegato!

Il termine bagnomaria è utilizzato in cucina per riscaldare le pietanze in un determinato modo. Il metodo consiste nel riempire un pentolino d’acqua per poi depositarci sopra una ciotola o recipiente con quello che si vuole preparare.

L’acqua nella pentola è messa sul fuoco in modo che inizi a scaldarsi e possa arrivare ad ebollizione, solo così la cottura della pietanza scelta sarà ottimale. Si utilizza questo procedimento per controllare al meglio la temperatura durante la cottura, così che non si rischia di bruciarlo.

Il calore dal basso cuoce lentamente le cose in maniera molito più sana. In cucina è impiegato per sciogliere creme, budini, marmellate, alcuni tipi di pesce, le uova, il cioccolato o salse salate. In chimica serve per unire varie sostanze e miscele per veri esperimenti o per distillare i liquori.

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Qual è l’origine del termine “Bagnomaria”?

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Pare che le origini di questo nome risalgono alla Bibbia, dove Myriam (versione egizia del nome Maria), sorella di Mosè e del profeta Aronne, utilizzava questa tecnica per riscaldare e creare degli elisir naturali così da ricavare oro e metalli preziosi.

Ai giorni d’oggi si usa per scopi culinari, mentre durante il periodo del Medio Evo per scopi magici e per creare infusi o pozioni magiche. Infatti la profetessa Myriam era la depositaria dell’arte alchemica e magica del popolo ebraico.

Molti invece attribuiscono l’invenzione alla misteriosa Maria la Giudea, la quale si sa ben poco della sua vita e delle sue origini. Pare sia vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il primo e il terzo secolo d.C. Secondo la leggenda Maria ha inventato l’alambicco, un recipiente utilizzato nelle scienze mediorientali durante il Medio Evo.

L’alambicco era uno strumento all’epoca complicato composto da un recipiente in vetro suddiviso da vari tubi, ampolle e serpentine di raffreddamento utilizzato per distillare e cuocere sostanze raffinate.

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