Papa Francesco fin dall’inizio del suo pontificato ha dato prova di voler rivoluzionare il mondo della Chiesa. In occasione del suo viaggio a Bratislava, nella Cattedrale di San Martino. Scopriamo insieme cosa ha detto turante il suo discorso.
Papa Francesco ha affrontato un nuovo viaggio a Bratislava, il primo dopo l’intervento che ha reso necessario l’asportazione di 33 cm di intestino a causa di una diverticolite.
Scopriamo insieme di cosa ha voluto parlare nel suo discorso tenuto nella Cattedrale di San Martino.
Papa Francesco, rivoluzione nella Chiesa: ecco la richiesta a preti e vescovi
Il pontefice ha voluto toccare un argomento che ha definito come uno dei problemi che affliggono questo tempo: la lunghezza delle omelie.
Così come ha affermato Francesco, infatti, ci sono molti sacerdoti che preparano omelie anche di 30, 40 minuti, aumentando così il rischio che i fedeli si distraggano.
Quando le persone ascoltano argomenti che non conoscono e da cui non si sentono toccati, infatti, il rischio è quello che perdano l’attenzione. Di conseguenza, il pontefice ha chiesto a sacerdoti e vescovi di pensare bene a come preparare la loro omelia, come strutturarla in modo tale da instaurare un contatto con la gente e si sentano ispirati attraverso di essa.
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A proposito della durata dell’omelia, ha spiegato che non deve durare più di 10 minuti, massimo 15 ma solo se sia molto coinvolgente.
Per avvalorare la sua tesi, il papa ha spiegato che il suo professore di omiletica diceva che un’omelia deve essere strutturata in maniera coerente e presentare:
- idea;
- immagine;
- affetto.
Ciò significa che dopo aver ascoltato l’omelia i fedeli devono tornare a casa con un messaggio nel cuore che possa ispirarli e avvicinarli a Dio. E’ l’esempio del Vangelo che come ha detto il papa stesso nella sua semplicità è in grado di lanciare messaggi dal grande valore spirituale.
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