Quando si parla di dissesto idrogeologico ci si riferisce ad un fenomeno che indica un degradamento del suolo o agli strati rocciosi superficiali causati da frane e alluvioni. Scopriamo insieme perché l’Italia è a rischio da questo punto di vista.
Il territorio italiano presenta diverse aree soggette al dissesto idrogeologico. In particolare, si stima che oltre il 50 per cento del territorio è interessato dal rischio di alluvioni, frane o di esondazioni.
Questi fenomeni sono favoriti da fattori meramente naturali relativi al territorio. A tal proposito, infatti, ad essere più soggetti sono quei territori che presentano un suolo instabile con rocce friabili. Anche le zone in cui si alternano lunghi periodi di siccità al lungi periodi di pioggia possono essere più colpiti da questo tipo di eventi idrogeologici.
Scopriamo insieme quali sono gli altri fattori che rendono l’Italia uno dei paesi più a rischio di dissesto idrogeologico.
Alluvioni e frane: perchè l’Italia è più a rischio
Oltre ai fattori naturali, a rendere più elevato il rischio di alluvioni e frane in Italia è l’azione dell’uomo con la quale sono state messe in pratica diverse pratiche assolutamente pericolose come:
- disboscamento;
- abbandono di terreni agricoli in pendenza;
- adozione di monocolture di tipo intensivo;
- costruzione di strade, viadotti e ponti;
- eccessivo prelevamento di sabbie dai margini dei fiumi;
- costruzione di argini di tipo artificiale;
- costruzione di edifici nelle vicinanze di argini.
Di conseguenza, per evitare fenomeni di dissesto è importante realizzare sistemi volti a drenare le acque in modo tale da arginare le esondazioni mediante strumenti di contenimento.
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E’ indispensabile quindi una precisa volontà di prevenzione dei rischi attraverso degli studi idrogeologici che possano portare ad una risistemazione idraulica delle aree considerate più a rischio.
Si tratta di u progetto che dovrà essere messo in pratica al più presto se si vogliono evitare altre vittime e problemi ambientali gravi.
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