Quando le bollette non arrivano, non disperate: ecco come fare per risolvere brevemente la questione senza avere problemi.
Può capitare che per un errore dell’ufficio postale, un cambio del personale o un problema con il vostro indirizzo, le bollette delle forniture non arrivino per qualche tempo. E’ una casualità abbastanza comune che, però, può portarvi diversi problemi.
I gestori della fornitura, infatti, non saranno informati del mancato pagamento a causa della non ricezione della bolletta e rischiate di incorrere in more, sanzioni o, nei casi più estremi, nell’interruzione della fornitura.
Se vi siete accorti che da un pò gli immancabili bollettini non arrivano, non disperate: con un pizzico di buona volontà questa situazione si può risolvere. Ecco come fare per evitare le problematiche noiose e risolvere quanto prima la situazione.
Ci sono diversi fattori alla base di una bolletta che non arriva: la colpa può essere legata al vostro domicilio, all’ufficio postale o direttamente al gestore della fornitura.
Quando il problema è dell’ufficio postale, la soluzione più veloce è quella di fare una semplice chiamata chiedendo i motivi del ritardo e informando il vostro gestore della mancata ricezione per cause che non riguardano direttamente voi. Di solito questo, in questi casi, il tutto si risolve abbastanza velocemente.
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Se il problema è legato ad un cambiamento del vostro indirizzo, del civico o del domicilio basterà chiamare l’ufficio postale se la lettera è in giacenza presso di loro o informare il gestore della novità.
Quando, invece, il problema è legato direttamente al fornitore, il processo per risolvere tutto ciò sarà un pò più lungo e complesso.
Ma scopriamo insieme come fare
Quando la bolletta non arriva o arriva in ritardo perchè il fornitore ha avuto un disservizio e non l’ha inviata, ci sono poche cose da fare per risolvere al meglio la faccenda. In primo luogo è sempre bene fare una telefonata o inviare una e-mail per informarli della mancata ricezione.
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Può capitare, invece, che le bollette arrivino tutte insieme e che questo pagamento possa gravare in maniera importante sulle spalle delle famiglie. In questo caso si può sempre chiedere una più agevole rateizzazione del pagamento: in questo modo la cifra sarà molto più agevole e non peserà sulle tasche dei componenti del nucleo familiare.
All’utente danneggiato spetterebbe anche un indennizzo: questa pratica, però, è più fattibile sulla carta che nella realtà. Quanto previsto, infatti, è poca cosa: si parla di 20 euro per ritardi fino a 45 giorni; 40 euro per ritardi fino ai 90 giorni; 60 euro quando i giorni superano i 90.
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