Lifestyle

Senza Greenpass si lavora in smart working? Ecco cosa accade

Dal 15 Ottobre il Greenpass sarà obbligatorio sul luogo di lavoro: ma senza si può lavorare in smart working? Ecco quali sono gli scenari previsti.

Dopo la decisione del Governo, a partire dal 15 Ottobre sarà obbligatorio avere con sè ed esibire il proprio Greenpass anche sul posto di lavoro. Tutti coloro che ancora non lo hanno saranno sottoposti a sospensione senza stipendio o a una multa fino a 1500 euro.

Ciò che non è ancora chiaro, invece, è cosa accadrà a coloro che lavorano in smart working: sarà necessario comunque avere il Greenpass? Coloro che non lo hanno verranno sospesi dal lavoro? Ma facciamo un pò di chiarezza su questo punto così tanto controverso.

Greenpass e smart working: sarà necessaria la certificazione? Ecco cosa prevede il Decreto

Un nodo decisamente controverso è quello che lega il possesso del Greenpass all’attività in smart working: si può lavorare da remoto se non si ha la certificazione verde? Il mancato possesso provoca la sospensione anche da questo genere di attività lavorativa a distanza? Il punto non è ancora stato chiarito con certezza.


LEGGI ANCHE: Licenziati perché senza Greenpass? Ecco cosa succede


Quello che si sa è che, per ora, fonti governative affermano che il mancato possesso della certificazione verde non comporta automaticamente il diritto al lavoro in remoto. Lo smart working, infatti, è un’alternativa da utilizzare in caso di necessità e non una scappatoia per coloro che non sono in possesso del Greenpass.

Il punto nel dettaglio

Non è certa, dunque, l’attività del lavoratore in smart working se sprovvisto di certificazione verde. Da Palazzo Chigi, invece, altre fonti rivelano che il tutto sarà a completa discrezione del datore di lavoro.


LEGGI ANCHE: Greenpass a scuola: ecco chi è escluso dall’obbligo


Il Greenpass sarà necessario solo per accedere alle strutture aziendali, agli impianti lavorativi, ai negozi e, in generale, a tutti i luoghi di lavoro. Chi ne è sprovvisto, infatti, può tranquillamente lavorare da remoto qualora il datore di lavoro lo renda possibile e lo ritenga necessario. 

Se, invece, il datore di lavoro ne ritiene necessaria e irrinunciabile la presenza in sede, allora da quel punto sono pronte a scattare le sospensioni e le eventuali multe.

Simona

Recent Posts

Norovirus 2023 il virus che attacca le scuole, una pandemia in atto

Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…

5 mesi ago

Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta

Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…

2 anni ago

Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui

Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…

2 anni ago

La tristezza assale a chi non fa la cacca, lo studio di Franco Berrino

Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…

2 anni ago

Covid, scabrosa scoperta: succederà a tutti coloro che l’hanno avuto

Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…

2 anni ago

Smart working troppi cambiamenti, sono 5 le cose da sapere

Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…

2 anni ago