Continuano le truffe che svotano il conto corrente in pochissimo tempo: ecco cosa si rischia e come fare a difendersi al meglio.
Una nuova truffa minaccia i nostri risparmi che non sono al sicuro neanche depositati sul contro corrente: si riesce a svuotarlo in meno di 20 minuti! Nello scorso anno i casi del genere sono stati ben 98mila solo nel nostro Paese: una minaccia concreta e reale che spaventa molti risparmiatori.
Tutti possono cadere vittima di questa truffa, anche i più scaltri ed esperti che mai penserebbero di diventare vittima di un appropriazione indebita. Ma come difendersi e come agire il prima possibile? Qualcosa si può fare!
Le azioni e il modus operandi del malfattori è davvero semplice ma anche inaspettato: la fascia d’età più colpita è anche quella che ha meno dimestichezza con la tecnologia, ossia gli individui dai 40 ai 60 anni.
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Il metodo più in voga è quello dell’sms civetta dal quale parte la truffa: il correntista, infatti, riceverà un messaggio falso dalla propria banca con un link sul quale cliccare. Tale link invita il cliente ad inserire le credenziali del proprio online banking: ma non è tutto qui.
Il malcapitato riceverà anche la chiamata di un finto impiegato della propria banca che lo avvertirà di una probabile truffa in corso. A questo punto ci vorranno solo 20 minuti per appropriarsi delle credenziali del truffato e per ripulirlo di tutti i risparmi.
Se si è vittima di un’estorsione del genere, a correre in nostro aiuto c’è l’Arbitro Bancario Finanziario: questa struttura prevede tempi brevi e costi contenuti per chi vi si appella. Attraverso l’arbitro, infatti, il malcapitato spesso riesce ad ottenere un rimborso parziale.
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L’importo di tale rimborso, che non è mai totale, varia a seconda della sofisticazione della truffa: più è fatta bene, maggiore sarà l’importo restituito. Questo perchè si invita il cittadino a prestare sempre attenzione a ciò che si fa e a non trattare questi eventi con eccessiva leggerezza.
Per prevenire le frodi, inoltre, non è tanto utile tutelare il truffato quanto, invece, mettere in atto una vera e propria campagna di sensibilizzazione, in modo tale che non vi siano più soggetti ignari a cui estorcere.
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