L’autunno è la stagione ideale per andare alla ricerca di funghi nei boschi, ma attenzione a quelli velenosi: ecco quali sono i più comuni.
In autunno, quando il clima diventa più umido e fresco, nessuno riesce a resistere alla tentazione di andare in giro per i boschi alla ricerca di funghi freschi. Un’attività antica e davvero invitante ma che nasconde un pericolo molto importante.
I funghi velenosi, infatti, sono abbastanza comuni e diffusi: contengono delle tossine che possono essere molto nocive per la salute e per la vita stessa dell’uomo! Scopriamo quali sono i più diffusi: conoscerli è importantissimo per la nostra sicurezza.
Quando si va alla ricerca di funghi è importante portare con sè anche tutto un bagaglio di conoscenze personali che possono essere molto preziose. E’ bene, infatti, distinguere quelli commestibili da quelli velenosi per non raccoglierli e non correre pericoli.
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E’ bene mettere da parte tutte le credenze popolari e abbracciare i sani principi scientifici: le intossicazioni dei funghi velenosi possono avere conseguenze molto serie. Mangiandone anche un minuscolo pezzetto, infatti, si incorre in conseguenze che vanno dai disturbi intestinali fino alle allucinazioni.
Ecco quali sono i più diffusi in modo da imparare a riconoscerli.
L’Amanita Muscaria è il classico fungo delle fiabe, quello che impariamo a disegnare da bambini: il suo secondo nome, infatti, è Fungo di Biancaneve. Ha una consistenza soda e un colore bianco sormontato da un cappello rosso acceso a pallini bianchi.
Questo fungo è davvero tossico: anche se sembra invitante, non lo raccogliete e passate oltre!
Questo fungo non ha di certo un nome invitante! Conosciuto anche come Porcino Malefico è tossico e si può trovare sotto i latifogli e in terreni prevalentemente calcarei.
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Grosso, carnoso, dal gambo tozzo e compatto e dal colore giallo a macchie rosse ricoperto da una membrana rosso acceso. Anche in questo caso, fareste meglio a passare oltre!
Questo è un fungo davvero molto diffuso e parente di un suo simile che però è commestibile. L’Hypholoma Fasciculare cresce in gruppo sui tronchi delle latifoglie e delle conifere: i suoi effetti sono terribili e il suo consumo comporta dei pesanti problemi gastrointestinali.
E’ spesso scambiato con l’Hypholoma capnoides che, tuttavia, è commestibile. Ha il cappello di colore giallo ambrato tendente al verdastro e arriva a massimo 7cm di grandezza. Il gambo, invece, è di colore più scuro tendente al bruno e varia dai 4cm ai 12cm.
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