Uno dei personaggi più coloriti ed anche sexy della Disney negli anni 1988, Jessica Rabbit, sta per cambiare il suo look, ecco perchè.
Nel 1988 esce un cartone/film della Disney, Chi ha incastrato Roger Rabbit. Oltre al simpatico e pasticcione coniglio c’è anche una sensuale pin-up dal vestito rosso fuoco che veniva catturata da un malvivente che la nascondeva nel baule di un’auto. Si tratta della moglie, Jessica Rabbit, che viene poi salvata dall’investigatore e da Roger stesso.
Il personaggio ha sempre avuto un numeroso seguito, tanto che al Disneyland di Anaheim, in California, ha un’attrazione tutta sua dove i turisti devono intraprendere un’avventura per liberarla. Attrazione che ha le ore contate perchè dalla Disney hanno fatto sapere che lo stile di Jessica Rabbit cambierà.
Jessica Rabbit: il nuovo look della pinup
In linea con il MeToo, il movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne, la provocante e sexy Jessica Rabbit che deve essere salvata dal marito nn è più al passo con i tempi.
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La Disney ha deciso che il personaggio di Jessica cambierà prendendo ispirazione dall’amico detective Eddie Valiant. Infatti da provocante pin up diventerà un’investigatrice privata con tanto di impermeabile e cappello. Non sarà più la vittima, ma la vera protagonista della storia e titolare della sua agenzia, impegnata nella lotta contro il crimine a Los Angeles del 1947. Il suo motto sarà: “I criminali stanno progettando qualcosa di grosso, scoprirò di cosa si tratta e vi metterò fine! State attenti, il vostro regno di terrore è finito!”.
Non è la prima volta che la Disney ha riadattato i suoi classici all’era contemporanea. L’ex dirigente creativo Marty Sklar ha dichiarato: “Non riesco a pensare a una singola attrazione che non sia stata potenziata e migliorata, più e più volte. Il cambiamento è una tradizione a Disneyland”.
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Anche se molti fan del cartone non hanno gradito il cambiamento, la famosa casa produttrice ha continuato sulla sua strada ribadendo che: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono oggi. Invece di rimuovere questo contenuto, vogliamo ammetterne l’impatto dannoso, trarne insegnamento e stimolare il dialogo per creare insieme un futuro più inclusivo“.
