Il peso e la quantità di pasta da mangiare in un’alimentazione bilanciata è davvero importante: c’è differenza tra cruda e cotta. Ecco quale e quali sono le quantità ideali.
Anche la pasta, come tutti gli alimenti ha un peso variabile: esso cambia in base allo stato dell’alimento. Ad esempio, 100g di spaghetti crudi saranno di meno rispetto a 100g di spaghetti cotti. Ma non solo!
C’è una particolare proporzione tra il peso a crudo e il peso dell’alimento cotto: essa è importantissima da capire, soprattutto se si sta seguendo un regime alimentare ipocalorico. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Peso della pasta: che differenza c’è tra cruda e cotta
Bisogna fare una riflessione importante sul peso della pasta: quanto varia da cruda a cotta? Ma soprattutto: nelle diete si considera il peso a crudo o dopo la cottura? Tutti questi interrogativi possono finalmente trovare una risposta.
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La risposta è davvero molto facile: nelle diete di solito il peso dell’alimento va considerato a crudo. Di solito, infatti, il peso degli alimenti cotti raddoppia o cresce in base a delle proporzioni ben delineate.
Scopriamo insieme cosa cambia.
Come cambiano i diversi pesi e le quantità
La regola fissa è che, di solito, i cibi cotti raddoppiano il peso rispetto ai crudi anche se qualche volta ci sono delle eccezioni. Tra queste eccezioni, infatti, ci sono proprio il riso e la pasta: ciò vale per la pasta secca ma non per quella fresca.
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La pasta fresca, infatti, contenendo già acqua ne assorbe di meno e di conseguenza il peso cresce in maniera meno proporzionale. I legumi moltiplicano per tre il peso nella fase di cottura mentre carne e pesce ne perdono circa il 20%.
Le verdure in foglia, infine, perdono tra il 15% e il 20% del peso e gli ortaggi, specie se alla griglia, possono perderne addirittura il 60%.