Le nostre nonne insegnano che i cibi cotti nelle pentole di rame sono più gustosi ma attenzione: possono essere molto pericolose per la nostra salute.
Le nostre nonne amavano cucinare in pentole e tegami di rame: questo materiale, infatti, permette di preparare cibi molto gustosi e saporiti. Il segreto, infatti, è nella dispersione del calore: in questi tegami pare sia più lenta e uniforme.
In questo modo il cibo cuoce più lentamente, conserva i succhi e sarà più tenero, succulento, gustoso e saporito. Tuttavia queste pentole nascondono un pericolo importante per la nostra salute: scopriamo di cosa si tratta e come proteggersi.
Il rame di per sè è una sostanza tossica per il nostro organismo e in generale per il corpo umano: il problema per la salute nasce nel momento in cui se ne assumono grandi quantità. Per questo, per prevenire problemi per la salute i produttori scelgono un altro materiale per il rivestimento interno dei tegami.
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Prevalentemente di stagno, in questo modo la parte interna non entra a contatto con il cibo che poi viene ingerito. Tutto ciò, però, non basta per annullare il pericolo: bisogna guardare a molti aspetti soprattutto se si utilizzano pentolame di questo materiale con molta frequenza.
Ecco cosa guardare e come proteggere la propria salute da questo serio pericolo.
Ci sono tantissimi aspetti da tenere ad occhio per quanto riguarda l’utilizzo di pentole e tegami in rame. In primo luogo, bisogna tenere presente che se si intende utilizzare questi utensili con grande frequenza, occorre che siano di ottima qualità e con un buon rivestimento interno.
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Il rame è tossico per il nostro corpo solo se assunto in quantità superiori ai 6 mg al giorno: ciò è quasi impossibile per questi utensili che ne rilasciano solo tracce e da soli non possono provocare danni irreparabili alla salute.
Vi sono, però delle eccezioni più gravi: attenzione che non vi siano crepe o fratture nel pentolame e che il rivestimento interno non sia rovinato. In secondo luogo per evitare l’avvelenamento è bene non conservare gli alimenti in tegami di questo materiale per lungo tempo: in questo modo le tracce saranno davvero troppe e superiori alla dose massima tollerata.
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