Con la nota numero 627 l’Agenzia delle entrate ha introdotto una novità per quanto riguarda il bonus prima casa: riguarda proprio chi vive all’estero.
Il bonus prima casa è davvero di grande aiuto per le moltissime famiglie che ancora vivono un disagio abitativo o per le nuove famiglie che vanno a formarsi. Un agevolazione davvero indispensabile, soprattutto per i più giovani.
Con la nota numero 627 del 27 Settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una grande novità che ha ampliato il bacino di utenza di questo utilissimo incentivo. La novità, infatti, riguarda tutto quei cittadini che abitano all’estero.
Ma facciamo un pò di chiarezza e scopriamo questo ente cosa ha disposto.
Il tema della nota diffusa dall’Agenzia delle Entrate riguarda proprio i residenti all’estero: le agevolazioni sugli immobili possono essere richieste anche da coloro che vivono fuori dall’Italia. Non è necessario, infatti, che l’immobile oggetto dell’incentivo sia l’abitazione principale.
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In particolare, sono richieste condizioni d’accesso al bonus diverse per chi non risiede all’interno dei confini nazionali. Per questi individui, infatti, sarebbe impossibile l’imposizione dell’obbligo del trasferimento della residenza in quell’abitazione.
Per questi individui, infatti, il famoso ente italiano ha adottato una linea d’azione più morbida.
Abbiamo già detto che per i residenti nel nostro Paese, al momento dell’ottenimento del bonus per la prima casa, sarà necessario il trasferimento della residenza nell’abitazione indicata.
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Tale procedimento ha una scadenza fissata a ben 18 mesi: il Comune dovrà essere proprio quello in cui si trova l’abitazione acquistata.
Per chi, invece, non vive stabilmente in Italia, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di adottare un’altra linea d’azione. Il cittadino emigrato all’estero deve autocertificare la propria condizione. All’atto dell’acquisto dell’immobile, dunque, tra la documentazione da allegare sarà necessario anche il certificato di iscrizione all’AIRE.
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