Chi ha utilizzato il superbonus 110% può essere sottoposto a dei controlli per i lavori fatti: ecco cosa c’è da sapere.
Tra tutti i bonus e gli incentivi dell’ultimo anno, quello più utilizzato è proprio il superbonus 110%. Questa agevolazione fiscale è davvero importante per coloro che l’hanno richiesto per i lavori di ristrutturazione della casa.
Questo incentivo permette di ottenere credito di imposta o uno sconto fiscale in fattura per degli specifici lavori e dimostrando di averne sostenuto le spese. Tuttavia, enti come l’Agenzia delle Entrare possono predisporre dei controlli per verificare i lavori fatti: ecco di cosa si tratta e cosa bisogna sapere.
Superbonus 110%: cosa c’è da sapere in merito ai controlli sui lavori fatti
L’Agenzia delle Entrate può scegliere autonomamente di predisporre dei controlli per verificare se tutti i requisiti per accedere all’incentivo sono stati rispettati. Ma quello di questo ente non è l’unico controllo che può essere effettuato: ci sono anche quelli predisposti da altri enti.
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Anche la SUE e l’ENEA possono predisporre dei controlli e delle verifiche sui lavori svolti: ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
In cosa consistono le verifiche SUE ed ENEA
Il SUE è lo Sportello Unico per l’Edilizia: esso ha la facoltà di disporre dei controlli sui lavori ma non può stabilire se ci sia stato o meno un abuso edilizio.
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Esso dunque controllerà se la CILAS è stata presentata correttamente e se ci sono informazioni discordanti rispetto a quelle descritte nella documentazione presentata.
Invece, l’ENEA è Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Tale agenzia può decidere di verificare che il richiedente abbia davvero tutti i parametri previsti per chiedere il bonus e l’eventuale presenza di lavori trainati con la sussistenza di uno o più lavori definiti trainanti.