Tè, tisana, infuso e decotto: quali sono le differenze tra queste bevande. Cosa bisogna sapere.
Molti di noi amano le bevande calde come il tè, le tisane e gli infusi alle erbe. C’è chi non ne può fare a meno e ne beve una gran quantità tutti i giorni.
Certo, noi italiani non siamo così fanatici con il tè come gli inglesi, che hanno fatto di questa bevanda il simbolo della loro identità nazionale. Tuttavia, anche da noi l’abitudine delle bevande cale a base di foglie, erbe o estratti di radice si sta affermando. Se non li tè si bevono sempre più tisane, soprattutto alla sera in inverno.
Siete in grado, tuttavia, di spiegare la differenza? Quali sono le caratteristiche principali di tè, tisane e infusi e le loro differenze? Ve le spieghiamo noi.
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Il tè, chiamato in Italia anche thè o the, è una bevanda antichissima che ha origine in Cina e viene ricavata dalle foglie della Camellia sinensis, una pianta legnosa coltivata nella stessa Cina ma anche in altre parti dell’Asia, come India, Pakistan, Bangladesh e in Kenya.
Il tè ha diverse proprietà e aromi e si distingue in sei tipi base:
Con il tempo il tè ha acquisito molte caratteristiche diverse. Vengono preparate diverse miscele di foglie, frutti, erbe ed essenze per dare al tè aromi sempre più ricchi e vari. Non a caso è la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua.
La tecnica di preparazione del tè è quella dell’infusione, che consiste nel versare acqua calda, bollente, sulle foglie e erbe, per lasciare riposare qualche minuto, solitamente non più di 5 minuti, per poi filtrare il liquido, pronto da bere. Questa è la tecnica più antica. Oggi si usano filtri o colini che contengono le foglie e sui quali viene versata l’acqua calda, in tazze e bicchieri.
Invece la tisana non cambia molto dal tè, solitamente può essere formata da una o più erbe, fresche o secche, accuratamente sminuzzate. La differenza principale rispetto al tè è che le la tisana non contiene caffeina.
La preparazione avviene sempre per infusione, versando l’acqua calda sopra le foglie sfuse, per poi filtrarla, oppure usar un filtro o un colino. La durata dall’infusione può essere la stessa del tè o più lunga, fino a 10 minuti. Un’altra tecnica di preparazione è la macerazione, ovvero quando le foglie e le erbe vengono lasciate a lungo in acqua.
Poi, si parla anche di infuso vero e proprio, che come abbiamo detto sopra consiste nel versare acqua bollente sopra foglie, erbe e fiori, solitamente la parte morbida delle piante. Si parla di infuso, quando erbe e foglie vengono tenute a lungo nell’acqua calda, per estrarre tutti i loro principi attivi e creare un liquido concentrato.
Durante la preparazione, il recipiente contenente il liquido viene coperto, per non farlo evaporare. L’infuso deve stare a riposo per circa 10 o 15 minuti.
Infine, abbiamo il decotto, la cui preparazione è molto diversa dalle bevande che abbiamo descritto. Questo sistema viene utilizzato soprattutto per estrarre gli aromi e i principi attivi dalle piante officinali e dai vegetali duri, come le radici, i semi, le bacche e anche le cortecce delle piante.
In questo caso piante e vegetali vengono messi in un recipiente insieme all’acqua, che viene scaldata fino a farla bollire. Si lascia in ebollizione a fuoco lento per circa 10 o 15 minuti. Quindi si spegne il fuoco e si lascia riposare il decotto. Dopo che è diventato tiepido, si filtra tutto con un colino e si può bere.
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