Ecco come allungare la nostra vita preferendo alcuni cibi da evitare. I consigli degli scienziati per aiutarci nell’alimentazione.
Essere in buona salute significa vivere non solo meglio, ma anche di più e strizzare l’occhio anche all’ambiente. E’ risaputo che alimentarci in modo corretto sia il primo passo per guadagnare ore di vita, meglio ancora se abbiamo anche un’attività fisica regolare.
Non c’è bisogno di fare dei grandi stravolgimenti nella nostra alimentazione, anche dei piccoli cambiamenti possono portare benefici alla salute.
Cibi da evitare: lo studio americano
Un team di ricercatori dell’Università del Michigan ha pubblicato uno studio su Nature Foods nel quale hanno analizzato, per la prima volta, le conseguenze sull’organismo e sull’ambiente di oltre 5.850 alimenti.
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Uno studio innovativo nel suo genere; per valutare le conseguenze sulla salute hanno preso come riferimento i consumi medi dei cittadini americani contenuti in un grande database. Ad ogni dato hanno associato 5.800 alimenti ai fattori di rischio contenuti in una altro database che attribuisce ad ogni prodotto alimentare un impatto sulla salute.
Alla fine hanno assegnato dei punteggi espressi come minuti di vita sani nell’arco della vita per gli alimenti positivi e minuti tolti per gli alimenti poco sani.
Ad esempio hanno visto che un solo hot dog fa perdere 36 minuti di vita sana. Mentre una porzione di frutta fresca o di verdura ne fa guadagnare da un minimo di 26 ad un massimo di 80.
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I ricercatori hanno visto che i piccoli cambiamenti nella dieta non incidono solo sulla nostra salute, ma anche sull’ambiente. Quindi, prendo i dati di un altro database hanno calcolato per ogni alimento i costi ambientali dell’intero ciclo di vita (produzione, trasformazione, trasporto, conservazione, preparazione, consumo e spreco). Aggiungendo anche il consumo di acqua ed i danni portato alla salute. Da qui si è visto ad esempio che anche solo riducendo del 10% le calorie quotidiane provenienti da carne bovina e carni lavorate si ottiene un guadagno di 48 minuti di salute, e un 33% di diminuzione della propria impronta ambientale.
Sulla base dei loro risultati, i ricercatori suggeriscono di:
- Diminuire gli alimenti con gli impatti più negativi sulla salute e sull’ambiente. Tra cui carne lavorata, manzo, gamberi, carne di maiale, agnello e verdure coltivate in serra.
- Aumentare gli alimenti più benefici dal punto di vista nutrizionale. Tra cui frutta e verdura coltivate in campo, legumi, noci e frutti di mare a basso impatto ambientale.