La psicoterapia infantile è sempre in via di sviluppo per trovare delle nuove terapie per aiutare i bambini a crescere.
L’innovativa terapia messa in atto per aiutare i bambini a sviluppare le capacità di pensare e di raccontare è la draw therapy. C’è una base artistica, ma non significa che il bambino debba affrontare una prova di disegno o che si attendano da lui determinate performance.
Vediamo a cosa serve, quali tecniche si utilizzano, in quali ambiti e quando è utile.
L’Art Therapy nella psicoterapia infantile
L’Art Therapy si aggiunge alle terapie verbali e cognitive che si usano da tanti anni. Disegnare aiuta a velocizzare il percorso terapeutico, ma non si deve ottenere un risultato bello. L’importante è che attraverso le tecniche artistiche si riescano a tirare fuori anche il proprio inconscio per poi elaborarlo.
E’ una tecnica che viene utilizzata molto spesso all’interno di altre tecniche proprio per la sua duttilità. Di solito si usa per:
- Rilassamento e gestione dello stress
- Controllare la rabbia
- Crescita personale
- Affrontare le paure
- Affrontare il dolore
- Difficoltà sociali e relazionali
- Disagi affettivi
- Disfunzioni sessuali
- Miglioramento dell’autostima e della sicurezza di sé
- Attacchi di panico
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Le tecniche sono diverse e sono tutte abbastanza semplici in modo che tutti, bambini compresi, possano usarle. Tra queste troviamo:
- Lo scarabocchio emotivo
- Il disegno con la musica
- La plastilina
- I tracciati
- Le prime raffigurazioni
- Colori ed emozioni
Queste tecniche possono essere utilizzate anche dai bambini molto piccoli che dopo il primo anno di vita e fino alle medie disegnano oggetti/persone spontaneamente dando libero sfogo alla loro fantasia. Quando diventano grandi smettono di prendere in mano colori e matite per poi riavvicinarsi a questo fantastico mondo quando diventano genitori.
Di solito i genitori sono molto felici di designare assieme ai loro bambini, ma purtroppo scoprono con desolazione che la “casetta”, il “sole” e “l’alberello” che loro stessi disegnavano a otto anni sono rimasti così, tali e quali anche adesso che ne hanno molti di più. Questo succede perchè hanno abbandonato il mondo della fantasia e dell’immaginazione.
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Quando un bambino disegna e fa uno scarabocchio tendiamo a non dargli tanta importanza, ma questa innovativa terapia lo considera come un’attività grafica ed espressiva. Serve per il bambino per aiutarlo nella coordinazione dello sguardo, della mano, della spalla, del braccio, del polso e del pollice. Inoltre, attraverso lo scarabocchio il bambino sta gettando le basi del pensiero narrativo per poi sviluppare piano piano un pensiero sequenziale e inferenziale e da qui prende poi il via il collegamento mentale fra le immagini.