È allarme suicidio nei giovani: come intervenire contro la seconda causa di morte

Sabrina

Famiglia

Un report di Unicef ha fatto emergere dei dati molto preoccupanti che rivelano un allarme suicidio nei giovani. Approfondiamo l’argomento.

È allarme suicidio nei giovani: come intervenire contro la seconda causa di morte

Da un report di Unicef emerge che il suicidio nei giovani rappresenta la prima causa di morte dopo gli incidenti stradali.

Approfondiamo insieme i dati che spingono ad una riflessione.

Suicidio nei giovani: i dati del report Unicef

È allarme suicidio nei giovani: come intervenire contro la seconda causa di morte

Dal report in esame si evince che in Italia, ogni anno, sono più di 1000 i bambini e gli adolescenti che decidono di porre fine alle loro vite.

In particolare, si tratta di bambini e ragazzi di età compresa tra i 10 e i 19 anni. Sempre secondo i dati in esame, il rischio riguarderebbe di più le ragazze con il 17, 2 per cento rispetto alla percentuale dei ragazzi che si aggira intorno ai 16,1.

In poche parole, stando a questa indagine ogni 3 giorni si verifica un suicidio da parte di un bambino o adolescente.

Un dato questo che è secondo solo agli incidenti stradali che nei giovani risultano essere la prima causa di morte.

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Tra le cause più comuni ci sono la noia e la solitudine. Questi sentimenti possono spingere i giovani a maturare stati depressivi e ad avere poca stima in sé stessi.

La conseguenza può essere una generale apatia che può spingerli a sentirsi molto soli.

È molto importante quindi far sentire la propria vicinanza e spingere il soggetto in questione a parlare dei sentimenti che lo assalgono ad una persona esperta.

Tra gli altri fattori più comuni c’è, tra l’altro, il bullismo. Gli adolescenti che finiscono vittime di episodi di questo genere, si sentono umiliati e possono cominciare a maturare una forte depressione.

In questo caso, è importantissimo cogliere i segnali di allarme che i ragazzi ci inviano e attivare subito l’intervento di insegnanti e genitori ed evitare che determinate situazioni possano degenerare.

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