Se vi dicessimo che i tamponi uccidono il Covid più di quanto faccia il vaccino? Sembra un’affermazione davvero discutibile, ma c’è una spiegazione.
Non c’è dubbio sull’effettiva utilità del Greenpass: gli esperti sono tutti concordi sulla necessità di tale misura. Essa, infatti, aiuta a identificare vaccinati e non vaccinati, persone contagiate da quelle sane e/o già guarite.
In questo modo si ottiene un’efficiente tracciamento e si evita per quanto possibile l’esposizione con soggetti infetti. Ma non solo, secondo gli esperti, infatti, i tamponi uccidono il Covid più del vaccino.
Non stiamo parlando di una voce delirante, ma di un espertissimo professore: ecco la spiegazione di tale affermazione.
I tamponi uccidono il Covid più del vaccino: ecco per quale motivo
A parlare è l’esperto professor Roberto Battiston, ordinario di fisica all’Università di Treno che di recente è stato intervistato da “La Repubblica” e ha fatto una dichiarazione così forte.
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“Se i sei milioni di non vaccinati effettuassero un tampone a settimana, l’epidemia si spegnerebbe rapidamente“, ha affermato. Tutto ciò, ovviamente ha delle ragioni molto ferme e solide alla base. Basta osservare la realtà delle cose: da quando c’è l’obbligatorietà del GreenPass e i tamponi sono aumentati, sono aumentati anche i positivi scoperti per puro caso.
Queste scoperte di positività, infatti, aiutano meglio a tracciare persone che altrimenti, ignare dell’infezione, continuerebbero a contagiare magari a loro insaputa.
La spiegazione demografica
Ma ci sarebbe anche un’altra spiegazione alla base della validità di tale affermazione. Lo stesso obbligo di GreenPass per i lavoratori e per accedere ai luoghi di lavoro, ha spinto centinaia di migliaia di non vaccinati a sottoporsi regolarmente ai tamponi.
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Tutto ciò ha portato, nell’ultima settimana, a un aumento dei tamponi a circa un milione e 800mila: molti di più rispetto alle settimane precedenti in cui tale obbligo non era previsto. Questa enorme quantità di test ha portato a sua volta, addirittura, a un aumento del 10% degli infetti rilevati.
Per la prima volta, questa occasione fa emergere una situazione chiara e una vivida fotografia della situazione pandemica all’interno del nostro Paese. Una situazione che, comunque, è molto confortante dato che si parla, ad oggi, di circa 2 casi ogni mille tamponi effettuati.