Vi siete mai chiesti quale sia la differenza tra un mandarino e una clementina? Eccola spiegata finalmente con chiarezza.
Il mandarino e la clementina sono due succosi frutti tipicamente autunnali. Questi due sembrano davvero uguali, ma in fondo celano davvero tante differenze.
Non fatevi ingannare dall’aspetto e dal profumo: ecco spiegata chiaramente la differenza tra un mandarino e una clementina. Stenterete a crederci e imparerete a riconoscerle sul banco della frutta.
Mandarino o clementina: ecco la differenza tra i due frutti
Il mandarino e la clementina sembrano due frutti pressoché identici: uguali nell’aspetto, nel colore e nelle dimensioni. Ma in realtà un occhio più attento noterà tantissime differenze: non sono lo stesso frutto e chi lo sa se ne accorge facilmente.
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Basta guardare, in primis, le differenze nutrizionali: entrambe sono ricche di vitamina C ma con alcune differenze. I mandarini contengono 26,7 mg di Vitamina C ogni 100 grammi di frutto, mentre le clementine per la stessa quantità ne hanno ben 48,8 mg.
Anche il contenuto calorico è diverso: esso va dalle 47Kcal per ogni 100g di clementina fino alle 53Kcal per la stessa quantità di mandarino.
Aspetto esteriore
Per quanto riguarda l’aspetto esteriore diventa un pò difficile distinguere i due frutti: le clementine hanno una forma più rotonda e meno schiacciata ai poli rispetto ai mandarini. La loro scorza è di un bell’arancione tendente al rossastro ed è meno aromatica e profumata.
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Al contrario, invece, i mandarini sono più schiacciati ai poli e meno rotondi. La loro buccia è più chiara, tendente ad un arancione più pallido ma molto più profumata ed aromatica.
Aspetto interno
Una volta sbucciati entrambe le due primizie autunnali si scopre la vera differenza: riguarda i tanto odiati semi!
Nelle clementine, infatti, essi sono totalmente assenti a differenza dei mandarini: per questo motivo questo frutto è chiamato apirene. La totale assenza dei fastidiosi semini li rende davvero amatissimi dai bambini che ne mangiano in gran quantità.