Il Covid e i sintomi dell’infezione da Coronavirus sono diversi per ogni fascia d’età: ecco cosa comportano nei bambini piccoli.
I sintomi del Covid non sono uguali per tutti: se gli anziani sono a rischio, i ragazzi e i giovani adulti sembrano tollerare meglio i sintomi dell’infezione. Discorso a parte per i bambini molto piccoli che, a causa della loro fragilità, sono più a rischio.
Proprio per quanto riguarda i bambini piccoli, infatti, sono stati di recente degli studi che hanno osservato in loro i sintomi del Covid. Ecco cosa cambia e come fare a proteggere i piccoli più indifesi.
Sintomi del Covid: come cambiano nei bambini piccoli
I sintomi della malattia provocata dal Covid nei bambini più piccoli, fin dagli esordi della pandemia, sono stati al centro dell’attenzione del mondo scientifico.
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Fin dal principio, infatti, si è capito che le manifestazioni erano diverse rispetto a quello che accadeva negli adulti.
A rivelare questa peculiarità è stato uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica “Quaderni ACP”. Ecco di cosa si tratta e come fare a proteggere i bimbi più fragili.
Lo studio nel dettaglio
Tale ricerca ha classificato i sintomi più frequenti nei bambini e li ha divisi per fascia d’età. Sotto i tre anni il sintomo più frequente è il raffreddore: tosse e febbre alta sono meno frequenti e comunque meno gravi.
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A sorpresa, invece, nei bambini sopra i tre anni il sintomo principale è un forte e persistente mal di testa. I soggetti che, invece, presentano già malattie croniche respiratorie non hanno un rischio maggiore di essere contagiati: la media resta la stessa.
Per quanto riguarda il contagio, infine, il numero di piccoli contagiati varia a seconda della situazione epidemiologica della regione. È molto alta, però, la percentuale di quelli che sono stati contagiati dagli altri membri della famiglia, piuttosto che contagiarli, come accade per l’influenza stagionale.