Il Governo Draghi ha deciso di prorogare il bonus facciate tuttavia lo ha fatto prevedendo delle condizioni diverse. Scopriamo insieme quali sono.
L’annuncio dell’eliminazione del bonus in questione aveva suscitato non poche polemiche soprattutto da parte di esperti del settore. Per molti, di fatti, la sua cancellazione avrebbe portato inevitabilmente ad un declino del settore edile già molto provato.
Di conseguenza, il Governo Draghi per cercare di placare gli animi ha voluto accogliere i dubbi paventati cercando una soluzione che potesse mettere d’accordo un po’ tutti, ma a determinate condizioni. Scopriamo insieme quali sono.
Bonus facciate 2022: ecco le nuove condizioni
Il Governo ha stabilito che il bonus in esame sarà prorogato tuttavia non sarà più prevista la detrazione pari al 90 per cento scendendo quindi al 60.
In altre parole, quindi, questo sconto sarà prorogato sia per il 2022 che per il 2023 ma vedrà ridotta la sua convenienza a partire da gennaio 2022.
Come forse non tutti sanno, il bonus in esame consiste in una detrazione prima stabilita al 90 per cento sulle spese sostenute per rifare le facciate degli edifici o per aumentare le prestazioni dal punto di vista energetico.
Di conseguenza, ci si riferisce anche a tutti quegli interventi volti al recupero e restauro delle facciate esterne degli edifici quali possono essere ad esempio operazioni di ritinteggiatura e di pulitura.
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In particolare, ci si riferisce agli edifici che si trovano nelle aree stabilite dal decreto ministeriale del 1968 n 1444.
Com’è ovvio, le medesime regole finora esposte saranno contenute anche nell’attuale proroga del bonus facciate previsto anche per gli anni 2022 e 2023. Va ribadito però che dopo il 2021, la detrazione subirà una consistente riduzione con la previsione di un 60 per cento.
Ad ogni modo, non resta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi che sono attesi all’interno dell’ultima versione del disegno di Legge di Bilancio 2022.
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