Uno studio condotto dai ricercatori del Bambino Gesù ha voluto analizzare gli effetti del vaccino Covid negli immuno depressi.
I ricercatori del Bambino Gesù hanno condotto un interessante studio volto ad analizzare gli effetti del vaccino contro il virus SARS-CoV-2 su pazienti con il sistema immunitario compromesso.
Scopriamo insieme cosa è emerso.
Vaccino covid immuno depressi: 2 dosi non bastano
Lo studio in esame è stato condotto su 3 diverse categorie di pazienti:
- affetti da immunodeficienza primitiva:
- sottoposti a trapianto di cuore/polmone;
- sottoposti a trapianto di fegato/rene.
Ebbene il risultato emerso è che è necessario un aumento dei livelli di protezione in questi pazienti attraverso la previsione di dosi di richiamo.
Così come ha spiegato Paolo Palma, responsabile Immunologia clinica e Vaccinologia presso il Bambino Gesù, è importante calibrare il dosaggio dei vaccini in modo tale da potenziarli e rispondere in maniera più efficace contro il virus.
In particolare, ha precisato che dai dati emersi dall’analisi in questione ad essere più a rischio sono i pazienti più giovani che presentano un sistema immunitario immunodepresso. E’ proprio in questi casi è necessario potenziare la risposta con la previsione di una terza dose.
Ad ogni modo, qualsiasi studio condotto in merito ai vaccini contro il covid hanno fatto emergere una elevatissima sicurezza anche nelle categorie più compromesse.
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Basti pensare, infatti, che in seguito alla somministrazione delle dosi di vaccino contro la SARS-CoV-2, gli effetti collaterali sono stati davvero pochi. Laddove presenti, tra l’altro, si sono rivelati molto lievi.
Oltre a ciò, in nessuno dei casi analizzati si è dovuti ricorrere al ricovero in ospedale.
Alla luce di quanto appena detto, si tratta di dati che devono tranquillizzare tutti i pazienti che presentano patologie. Tutti i dati finora in nostro possesso, infatti, rivelano un’ampia sicurezza del vaccino e che quindi non c’è alcun motivo ragionevole alla base della decisione di non sottoporsi allo stesso.
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