Il fibroma uterino richiede una diagnosi precoce che passa da un’attenta analisi dei sintomi. Ecco quali sono i più comuni e come intervenire presto e bene.
Uno dei tumori benigni dell’utero più diffusi è sicuramente il fibroma uterino. Si tratta di un disturbo che può affliggere le donne e ha origine dal cosiddetto tessuto muscolare liscio, controllato dal sistema nervoso autonomo e dell’apparato endocrino
Questo fibroma può avere delle dimensioni che variano evolvendo in maniera lenta.
Fibroma uterino: cos’è e come si interviene efficacemente
I dati in nostro possesso indicano che si tratta di un disturbo che colpisce in maggior misura le donne che presentano un’età al di sopra dei 45 anni e con svariati chili in eccesso, se non obese.
In particolare, è stato stimato che le donne di colore, nel 5 per cento dei casi, sono solite sviluppare fibromi che danno vita a sintomi mentre, nelle donne bianche accade solo nel 25 per cento dei casi.
Tornando alle dimensioni dei fibromi, come abbiamo detto poc’anzi sono variabili e tendono a crescere quando la donna si trova in età fertile. Ciò, infatti, è dovuto agli estrogeni e al loro influsso.
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Solitamente, la diagnosi di questo tipo di questo disturbo avviene mediante esame bimanuale delle pelvi.
Quando si è in presenza di fibromi uterini è possibile rilevare delle dimensioni aumentate e contorni irregolari. In alcuni casi in cui, ad esempio è è necessaria una ulteriore diagnosi è possibile ricorrere a degli esami che richiedono l’uso di alcuni strumenti che consentono di identificare la eventuale presenza di masse ovariche e tumori maligni dell’utero.
Ciò detto, è chiaro che si tratta di una patologia che richiede un’attenta analisi dei sintomi che devono essere accuratamente identificati da una figura esperta in modo tale da attuare i giusti interventi e giungere alla risoluzione del problema.
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