Il frigo vuoto vi mette ansia: ecco spiegata questa particolare sindrome di cui non si parla mai ma che esiste ed è diffusa.
L’ansia provocata dal frigo vuoto, una cena frugale a base di dolci e merendine: oggi parliamo della sindrome da frigo vuoto, un disturbo presente e ben radicato che può diventare davvero una pessima abitudine.
Essa, in realtà, più che un vero e proprio disturbo è un’abitudine scorretta che può prendere il sopravvento a chi ha poco tempo o poca voglia di dedicarsi alla preparazione dei pasti almeno una volta al giorno.
Scopriamo di più su questa sindrome che può seriamente mettere a repentaglio la salute o la linea.
Frigo vuoto e ansia: parliamo di una sindrome diffusa
Malesseri, gonfiori, stanchezza cronica: tutto ciò è riconducibile alla nostra alimentazione. Spesso, infatti, scegliamo il carburante sbagliato per il nostro corpo privandolo di numerosi e preziosissimi nutrienti.
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Parliamo della sindrome da frigo vuoto, una scorretta abitudine per la quale si preferisce consumare snack e dolciumi piuttosto che cucinare o mangiare un pasto completo e sostanzioso. Molto spesso la causa di tutto ciò è la semplice pigrizia: una lunga e faticosa giornata a lavoro ci fa arrivare spossati e senza la voglia di metterci ai fornelli.
Il cibo che consumiamo, spesso, può essere correlato a disturbi dell’umore o a stati depressivi: per questo a volte si sceglie sempre ciò che ci piace mangiare di più anche se è sbagliato.
I consigli per ritrovare la voglia di preparare un pasto
Per uscire da queste abitudini è fondamentale ritrovare la voglia e la motivazione per mettersi ai fornelli. Imparare a mangiare sano, fare attività fisica, dedicare del tempo per sè stessi: sono tutte abitudini importanti.
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E’ importante, inoltre, cercare di rallentare i ritmi frenetici e ritrovare la voglia di coccolarsi un pò: e perchè non farlo con del buon e sano cibo?
L’ideale, secondo gli esperti, è puntare su piatti dalla facile e veloce preparazione: un piatto che necessita un’ora per essere cucinato porterà alla noia e a ritrovarsi con un pacchetto di patatine in mano. Ciò non accade, invece con dei piatti dalla veloce preparazione.