Congedo di maternità, le novità previste per le professioniste e le autonome

Sabrina

Famiglia

La Legge di Bilancio 2022 contiene importanti novità riguardo il congedo di maternità per le professioniste e le autonome.

Congedo di maternità, le novità previste per le professioniste e le autonome

All’interno della Legge di Bilancio 2022 si stabilisce la possibilità di godere del congedo di maternità per un periodo prolungato per le professioniste e le autonome.

Ciò ovviamente, sarà applicato nel caso in cui vi sia la sussistenza di determinati requisiti che vi sveleremo di seguito.

Congedo di maternità: le novità per professioniste ed autonome

Congedo di maternità, le novità previste per le professioniste e le autonome

Attualmente, la legge prevede il godimento di 5 mesi di congedo per le madri e dunque anche per le lavoratrici autonome e professioniste. Tale congedo è fruibile sia prima che dopo il parto.

Nella Legge di Bilancio 2022 è stata previsto un aumento di tale riconoscimento prevedendo altri 3 mesi.

Tale previsione, però, è applicata solo nel caso in cui vi siano dei precisi requisiti. Tra questi, infatti, è indispensabile che la lavoratrice in questione abbia percepito durante l’anno precedente un reddito inferiore agli 8.145 euro.

Nello specifico, tra le lavoratrici alle quali è rivolta tale misura ci sono:

  • venditrici a domicilio;
  • coltivatrici dirette;
  • mezzadre;
  • colone;
  • artigiane;
  • imprenditrici agricole;
  • pescatrici;
  • libere professioniste.

Si tratterebbe, dunque, di 8 mesi di congedo durante i quali la lavoratrice in questione avrebbe diritto a una indennità corrispondente all’80% della retribuzione giornaliera.

Oltre a ciò, la normativa prevede anche la possibilità che l’estensione del congedo venga attribuita al padre nel caso in cui la madre non possa beneficiare di tale riconoscimento.

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Come già sapete, le future e le neo mamme che svolgono un lavoro autonomo o come libero professionista possono astenersi dal lavoro facoltativamente a differenza di quanto avviene per le lavoratrici dipendenti. E’ chiaro quindi il perchè il Governo Draghi ha previsto questa estensione di 3 mesi solo per loro.

Non resta, quindi, che attendere che il testo della Legge di Bilancio e la misura in esame siano approvati.

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