Dipendenza affettiva non è amore: come riconoscerla. I consigli degli esperti.
Tutti sappiamo, o almeno dovremmo sapere, che nel rapporto di coppia la dipendenza affettiva non è sana e non è vero amore. Si tratta di una condizione tossica, in alcuni casi patologica, che alla lunga nuoce alla persona che ne soffre e può dare luogo a relazioni disfunzionali. Ma come si può riconoscere?
Un conto è il forte attaccamento, l’amore, la passione e anche un po’ di gelosia che si può provare per la persona amata. Altro è la dipendenza affettiva che non permette di creare un rapporto di coppia equilibrato.
Di dipendenza affettiva possono soffrire sia uomini che donne. Nasce da un profondo senso di insicurezza e oltre a minare la serenità di una relazione, purtroppo può scatenare gesti inconsulti, fino alla violenza o al femminicidio. L’importante è riconoscerla e agire con un supporto psicologico alla persona che ne è affetta. Gli esperti danno alcune indicazioni al riguardo, scopriamo quali.
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La dipendenza affettiva non è vero vero amore e spesso è dovuta a una profonda inadeguatezza e insicurezza di chi ne soffre. I segnali stanno in una gelosia patologica che si manifesta in tanti modi, con piccoli ricatti, violenze psicologici, atti e comportamenti volti a controllare il partner.
La persona che soffre di dipendenza affettiva tende a idealizzare il compagno o la compagna in modo abnorme, fatica a separarsene anche per lo svolgimento delle attività più comuni, come andare al lavoro, in palestra, frequentare altre persone e persino i familiari.
Semplicemente non concepisce la propria vita senza il partner o la partner. In tutti i casi in cui si verificano queste situazioni o si provano queste sentimenti disfunzionali, si è in presenza di dipendenza affettiva.
Si tratta di comportamenti che spesso sono alimentati anche da una cattiva cultura delle relazioni di coppia, come denunciano gli psicologi. Stereotipi, pregiudizi, false convinzioni e rappresentazioni tossiche della vita amorosa sono stati spacciati a lungo come normali addirittura come “vero amore”. Ma non c’è nessun amore nel voler controllare ossessivamente una persona a causa di una forma di gelosia morbosa.
In questi casi, l’aiuto di uno psicoterapeuta è fondamentale per uscire da una condizione emotivamente invalidante.
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