La gotta è un disturbo molto fastidioso che interessa le articolazioni delle dita del piede, in particolare, il primo dito.
A scatenare questo problema di salute è la presenza di un’eccessiva quantità di acido urico all’interno del sangue che determina l’iperuricemia.
L’organismo non riesce a espellere questa sostanza in maniera completa mediante i reni.
Ma cos’è l’acido urico? Questo non è altro che il prodotto finale delle purine che a loro volta non sono altro che acidi nucleici prodotti dall’organismo e che possono essere introdotti al suo interno attraverso l’alimentazione.
Gotta: cos’è e come si interviene
Iniziamo col dire che i valori di riferimento di acido urico variano negli uomini e nelle donne. Nei primi, non deve essere superiore ai 7 mg/dl, nelle seconde si aggira intorno ai 6,5 mg/dl.
In genere il disturbo in esame si manifesta in maniera del tutto improvvisa con l’insorgere di una sorta di artrite in fase acuta.
Tra i sintomi più comuni ci sono:
- dolore;
- gonfiore;
- arrossamento.
Per riuscire a contrastare questo problema di salute un valido alleato è l’alimentazione. In particolare, gli esperti consigliano di prediligere un regime alimentare che preveda l’abolizione o comunque la limitazione dei seguenti alimenti:
- sarde;
- acciughe;
- aringhe;
- fegato;
- animelle;
- pollame;
- salumi;
- frutta secca.
Molta attenzione, inoltre, va prestata al consumo di alcol. Le bevande alcoliche, infatti, devono essere limitate dal momento che possono peggiorare il quadro clinico.
Bevande come la birra ma a quelle alcoliche in generale sono in grado di favorire l’aumento di acido urico. Ciò determina una impossibilità per i reni di espellere del tutto la sostanza in questione.
Anche il fruttosio è in grado di determinare delle condizioni di salute del paziente, causando la cosiddetta ritenzione di acido urico all’interno del corpo.
Ciò detto, è chiaro che bisogna prestare molta attenzione all’alimentazione per prevenire l’insorgere della gotta.
