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Spid non è più a gratis, cosa bisogna sapere

Lo Spid è la nuova identità digitale che consente l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Da oggi non è più gratis.

L’identità digitale è diventata essenziale per poter svolgere una serie innumerevole di attività che vanno dall’iscrizione dei figli a scuola fino alla domanda per beneficiare di eventuali bonus.

Da oggi, lo Spid non è più gratis. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Spid: ecco quanto costa la nuova identità digitale

Tra le modalità più utilizzate per richiedere lo spid ci sono sicuramente le Poste. Proprio questa modalità ora è stata fissata ad un costo di 12 euro.

Ovviamente, la maggior parte degli italiani apprezza questo tipo di modalità per la praticità di recarsi allo sportello e attivare in maniera molto semplice e veloce la propria identità digitale.

Basti pensare, infatti, sono stati rilasciati ben 15 milioni di Spid proprio per contribuire alla digitalizzazione dell’intero Paese.

Questo è stato possibile soprattutto grazie alla presenza di più di 12 mila uffici postali.

Nonostante questo si tratta di un servizio che oramai non si può non attivare dal momento che a partire dal 15 novembre, lo spid consentirà l’ottenimento di certificati anagrafici semplicemente attraverso il sito web Anpr.interno.it. Questo quindi permetterà di abolire il costo di 16 euro previsto per la marca da bollo previsto quando ci si reca allo sportello.

Leggi anche: CERTIFICATI ANAGRAFICI GRATIS E IMMEDIATI: ECCO COME AVERLI

In verità, il pagamento del servizio in esame era previsto già da giugno 2020. A causa della pandemia, Poste Italiane aveva deciso di rimandare per consentire ai cittadini di usufruire di alcuni servizi, come la piattaforma per le prenotazioni, in maniera del tutto gratuita.

Leggi anche: COME ATTIVARE LO SPID PER ACCEDERE AI SITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Ciò detto, dal 1 novembre anche Poste si è voluta adeguare prevedendo il costo di 12 euro per le attivazioni della nuova identità digitale per chiunque si rivolgesse allo sportello.

Com’è ovvio, molti consumatori hanno espresso il loro disappunto nei confronti di questa decisione.

Sabrina

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