Non bisogna mai sottovalutare i cibi con cui ci alimentiamo, poiché molti di questi potrebbero contenere nichel o altri metalli pesanti che scatenano allergia e intolleranze. Ecco quali sono quelli da evitare.
Senza saperlo, molti dei cibi che mangiamo quotidianamente contengono nichel e altre sostanze potenzialmente dannose per la nostra salute. Il primo effetto evidente di un’alimentazione errata è l’allergia che si può scatenare in forme diverse nel nostro corpo.
Quali sono i sintomi principali che ci avvisano di essere intolleranti al nichel? Gli effetti indesiderati più comuni causati dall’assunzione di cibi ricchi in contenuto di questo metallo pesante sono stanchezza, cefalea, prurito e rossore cutaneo, nausea o gonfiore addominale, ma anche insonnia e dolori muscolari.
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Allergia al nichel: i cibi da evitare e quelli ok
Il nichel è un metallo pesante argenteo presente in numerosi alimenti che consumiamo regolarmente nella dieta quotidiana senza rendercene conto. Tra questi vi sono i cereali, il cacao, il cioccolato, il tè, la soia e i suoi derivati. A esserne ricchi sono anche le uova e i crostacei.
E’ presente nella frutta secca, specialmente negli anacardi e in legumi, asparagi, cipolle, spinaci e pomodori. Per quanto riguarda la frutta fresca, invece, sono da evitare cocco, kiwi e frutti rossi. In generale, è possibile trovare il nichel più nei vegetali che negli alimenti di origine animale.
Al posto di questi alimenti, invece, è possibile mangiarne altri indicati per chi soffre di allergia o intolleranza al nichel. Ad esempio, si può partire dalla colazione preferendo gallette o biscotti di farina di riso o farro, miele e marmellate, caffè latte, tisane al posto del tè. Per pranzo e cena si possono consumare farro o cous-cous, carne bianca o rossa a piacere oppure pesce, ma non crostacei, salmone o molluschi che, al contrario, sono ricchi di nichel.