Nuovo Assegno unico figli, quando va presentata la domanda e chi ci rientra? Tutto quello che dovete sapere.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo attuativo dell’assegno unico per i figli che sarà corrisposto alle famiglie nel 2022. Manca ora l’approvazione definitiva delle Camere per la conversione in legge ma il contenuto del provvedimento è deciso.
I genitori potranno fare domanda per ricevere il sostegno economico dal 1° gennaio 2022. L’importo dell’assegno mensile per i figli minori è fino a 175 euro, mentre per i maggiorenni, dai 18 ai 21 anni, è sceso a 85 euro.
Di seguito riportiamo tutti i dettagli su come funziona il contributo economico per i figli e su come richiederlo.
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Nuovo assegno unico figli, quando va presentata la domanda e chi ci rientra?
Il nuovo assegno unico per i figli sostituisce gli assegni di famiglia e tutte le altre misure di sostegno economico per i figli, compreso l’assegno temporaneo che è stato introdotto per il periodo compreso dal 1° luglio al 31 dicembre 2021.
Con il nuovo contributo sono previste maggiorazioni in base al numero dei figli, alla presenza di disabili in famiglia e al reddito e al lavoro di entrambi i genitori e coprirà. L’assegno dovrebbe coprire parte delle spese affrontate dalle famiglie per i figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.
Questo è l’obiettivo del governo che ha stanziato circa 20 miliardi di euro per finanziare questo contributo di carattere universalistico.
Il nuovo contributo per i figli sarà corrisposto da marzo 2022, con le domande che potranno essere presentate dal 1° gennaio 2022. Nel frattempo rimarranno in vigore fino a marzo gli altri contributi ancora esistenti, tra cui i vecchi assegni familiari per ottenere i quali si dovrà presentare il modello Isee 2021.
Il decreto attuativo prevede inoltre un meccanismo di perequazione per le famiglie con Isee sotto i 25mila euro, per non far perdere loro denaro, rispetto ai contributi ricevuti finora.
Sono previsti aumenti di detrazioni per le famiglie numerose e ulteriori maggiorazioni dal terzo figlio.
Chi ha diritto al contributo e come
Il contributo è destinato ai lavoratori autonomi e a quelli dipendenti con uno o più figli a carico.
L’importo dell’assegno mensile è arriva fino a 175 euro per i figli minori e 85 euro per i figli maggiorenni da 18 a 21 anni, che studiano o cercano lavoro. Gli importi massimi sono previsti per le famiglie con una situazione Isee fino a 15mila euro.
Gli importi diminuiscono all’aumentare del reddito/patrimonio familiare. Riceverà un assegno fino a 50 euro e 25 euro per i maggiorenni per chi presenta un Isee sopra i 40mila euro, a chi non presenterà il modello Isee ma anche a chi non presenterà alcuna domanda.
Il contributo, dunque, è universalistico perché va a tutti. Le famiglie con reddito più alto riceveranno in automatico 50 euro al mese per i figli minori e 25 euro per quelli dai 18 ai 21 anni.
L’importo mensile è riconosciuto per un figlio e cresce se in famiglia ci sono più figli. Nel caso di due figli è previsto un raddoppio del contributo, che da 175 passa a 350, sempre nell’importo massimo. Dal terzo figlio in poi è prevista una ulteriore maggiorazione tra 15 e 85 euro a figlio, a seconda dell’Isee. Nelle famiglie dai quattro figli in su è prevista una maggiorazione forfettaria da 100 euro.
Se entrambi i genitori lavorano è prevista un’ulteriore maggiorazione di 30 euro a figlio. Questa maggiorazione diminuirà all’aumentare dell’Isee fino ad azzerarsi a 40mila euro.
Inoltre, è previsto un contributo di 20 euro al mese per ogni figlio, a prescindere dall’Isee, per le mamme sotto i 21 anni di età.
Ulteriori maggiorazioni e senza limiti di età sono previste per i figli disabili. La maggiorazione dipenderà dalla gravità della disabilità. Le famiglie riceveranno 105 euro al mese in più (rispetto all’importo dell’assegno unico regolare) per i figli minori non autosufficienti, invece 95 euro al mese in più per i figli con disabilità grave e 85 euro in più per i minori con disabilità media.
In caso di figli maggiorenni disabili, le famiglie riceveranno 50 euro al mese in più (dell’assegno per i figli tra 18 e 21 anni) per i figli fino 21 anni. Per i maggiori di 21 anni, l’assegno sarò di 85 euro al mese per Isee fino a 15mila euro. L’importo diminuirà fino a 25 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro.
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