Salute e Benessere

Digerire male? Non è sempre il cibo la causa: ecco come si può capire!

Grazie a questa guida scoprirete quali sono i vari sintomi e cause che possono crearsi quando una persona non riesce a digerire nella maniera corretta!

Il termine scientifico che rappresenta il digerire in maniera scorretta è la dispepsia. Essa è l’alterazione delle funzioni digestive che avvengono nello stomaco e possono provocare dolore, pesantezza, spossatezza e molto altro ancora.

Le cause di questo disturbo comune, che colpisce più del 50% delle persone di ogni età in Italia, possono essere molteplici di ogni specie e quindi grazie a una visita medica e varie accortezze è possibile capirne l’origine effettivo.

La digestione è un processo molto complesso e sensibile, anche lui può andare in tilt. Bisogna fare molta attenzione e prendersi cura del proprio corpo altrimenti potreste risentirlo accusando malesseri poco piacevoli.

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Digerire in maniera scorretta e dolorosa? Ecco le cause, i sintomi e i consigli che fanno al caso vostro!

Innanzitutto bisogna dire che i vari sintomi comuni che si possono manifestare quando si fa fatica a digerire sono innumerevoli i più comuni sono:

  • Dolori nella parte alta dell’addome o senso di gonfiore eccessivo,
  • rigurgito acido, alitosi, eruttazioni e bruciori di stomaco;
  • nausea, vomito;
  • flatulenza e meteorismo;
  • sonnolenza e riflessi rallentati;
  • alterazione o sbalzi ormonali;
  • senso di sazietà precoce;
  • stress e fattori psicologici;
  • nervosismo e scarsa concentrazione.

Di solito le cause, anche in questo caso possono essere diverse come l’assunzione di farmaci antinfiammatori o una terapia farmacologica in corso che sta dando un esito del tutto positivo. Lo stesso vale per le cattive abitudini, stile di vita poco sano e frenetico, un regime alimentare scarso o privo di nutrienti adeguati al proprio organismo.

Inoltre anche determinate malattie e patologie giocano un ruolo fondamentale come ulcere gastriche, gastrite, celiachia, allergie alimentari o malattie del reflusso gastroesofageo. L’ideale in primis è quello di chiedere un consulto medico specializzato, in modo da scongiurare ogni tipo di malattia, patologia o virus in corso.

Una volta scoperta la causa, bisogna iniziare insieme a un nutrizionista un percorso mirato alle vostre esigenze. In linea massima per quanto riguarda l’alimentazione e l’idratazione, si consiglia cibi ricchi di vitamine, proteine come ovviamente frutta e verdura e di bere molta acqua.

Da evitare cibi ricchi di grassi, fritti, bevande e dolci zuccherati o gassati. Anche l’assunzione eccessivo di alcol, caffeina, cibi ricchi di fibre e il fumo possono incidere. Inoltre nel momento in cui decidete di cenare si consiglia di coricarsi 2-3 ore dopo il pasto in modo da permette all’apparato digerente assimilare e smaltire il cibo nella maniera corretta.

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Sonia

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