Quando si sta male molte persone non sanno cosa assumere tra tachipirina e aspirina. Scopriamo insieme quali sono le differenze.
A causa della grande quantità di farmaci da banco, la confusione riguardo alle differenze può essere tanta.
Ciò accade soprattutto nel caso dell’aspirina e della tachipirina. Molte persone, infatti, non sanno quale delle due scegliere in presenza di sintomi come raffreddore, tosse, mal di gola.
Tachipirina e aspirina: ecco le differenze
I due farmaci in esame sono senza dubbio tra i più utilizzati, ma molti non conoscono i principi attivi di cui sono composti e di conseguenza per quali sintomi sono più indicati.
Partendo dalla tachipirina, il suo principio attivo è il paracetamolo dalle proprietà antidolorifiche ed antipiretiche.
Solitamente, è prescritta in caso di:
- sciatica;
- febbre;
- dolore muscolare;
- nevralgie;
- mal di testa.
Per essere assunto, il farmaco in questione non comporta necessariamente di essere a stomaco pieno.
Non solo, la sua somministrazione può avvenire anche nei bambini in gocce o sciroppo. Il dosaggio varia in base al peso e deve essere prescritto dal pediatra.
Per quanto riguarda l’aspirina, invece, il principio attivo è l’acido acetilsalicilico, potente antinfiammatorio.
Il farmaco in esame è consigliato in caso di:
- mal di testa;
- emicranie;
- raffreddore;
- febbre;
- dolori.
Alla luce di quanto appena detto, si può affermare che si tratta in tutti e due i casi di farmaci delle proprietà antipiretiche e analgesiche ma che presentano un principio attivo diverso.
Ad ogni modo, sia l’uno che l’altro sono in grado di agire in maniera efficace contrastando i sintomi influenzali.
Tuttavia, quando di è in presenza di dolori legati allo stato febbrile o da raffreddamento, gli esperti consigliano la somministrazione di tachipirina.
Quando, invece, il dolore è legato alla presenza di un’infiammazione, risulta essere più indicata l’aspirina grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, appunto.