Il tumore al seno e la salute delle ossa sono due fattori estremamente collegati tra di loro. Ecco spiegato tale legame e quale è la terapia migliore.
Il tumore al seno, purtroppo, è una patologia sempre più diffusa tra le donne del nostro Paese. Gli stessi dati sono allarmanti: nel solo 2020 ci sono stati più di 55mila casi diagnosticati.
Sono in pochi quelli che sanno che tale neoplasia è strettamente legata anche alla salute delle ossa e allo sviluppo di patologie quali l’osteoporosi. Ecco perché salvaguardare le proprie ossa a seguito della diagnosi di un tumore al seno garantisce una vita più lunga.
Scopriamo quale è il legame tra le due cose e quale terapia risulta la migliore.
Tumore al seno e salute delle ossa: legame e terapia
Le terapia ormonali adiuvanti, utilizzate nel trattamento del tumore al seno, spesso, influiscono sulla salute delle ossa: vi è infatti un iper-riassorbimento osseo e la conseguente fragilità dello scheletro.
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Anche se l’obiettivo di tali terapie è quello di diminuire il rischio di recidive tumorali, il lato negativo è che esse, una volta concluse, possono far sì che la qualità della vita della paziente sia comunque più bassa proprio a causa del loro effetto negativo sulle ossa.
La buona notizia è che ci sono moltissimi metodi per riequilibrare tale salute ossea: sia farmacologici che non.
I metodi per salvare le ossa
Oltre alle moderne terapie ormonali, la salute delle ossa può essere salvaguardata anche in numerosi altri modi. Se i farmaci possono fare tanto per la loro densità, è lo stile di vita che può fare davvero la differenza.
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Esistono, infatti, programmi di attività fisica pensati appositamente da personal trainer e chinesiologi che aiutano molte donne a ritrovare la tanto agognata salute. Sono particolari esercizi pensati in modo tale da essere svolti anche in casa.
La guarigione è un percorso segnato da mille ansie e mille paure ma che può davvero dare una svolta alla vita delle pazienti: ecco perchè prendersi cura di se è fondamentale.