Sono molte le persone che soffrono a causa delle tonsille sempre ingrossate. Scopriamo insieme cosa bisogna fare in questi casi.
Le tonsille sempre ingrossate sono un problema piuttosto diffuso che richiede un intervento mirato e, di conseguenza, l’attenta osservazione di una persona esperta in tal senso.
Ciò detto, scopriamo insieme perché le tonsille possono presentarsi in questo modo e cosa fare.
Tonsille sempre ingrossate: ecco perchè e come intervenire
Il disturbo in questione è conosciuto come ipertrofia delle tonsille. Tale condizione è generata da uno stato infiammatorio che tende a provocare una serie di sintomi tra cui:
- mal di gola;
- placche;
- febbre;
- linfonodi ingrossati;
- alito cattivo.
La valutazione dello stato di salute delle tonsille spetta all’otorinolaringoiatra e in base all’esito può decidere di agire in maniera differente.
Nei casi più gravi, infatti, quando cioè il paziente risulta ormai resistente ai farmaci, è necessario l’intervento chirurgico che prende il nome di tonsillectomia.
Tra le cause che possono comportare un’ipertrofia delle ghiandole in esame ce ne sono diverse.
La più diffusa è l’infezione provocata da virus o batteri che determinano un aumento del volume e il successivo stato irritativo.
Tale fenomeno, peraltro, può essere causato anche dal reflusso gastroesofageo e, soltanto in rarissimi casi, da un tumore.
L’aumento del volume delle tonsille e l’infiammazione di queste strutture sono condizioni patologiche frequenti soprattutto nei bambini di età compresa tra i 2 ed i 6 anni.
Di norma, una volta terminata l’infiammazione il volume delle tonsille ritorna allo stato iniziale anche se, in casi molto rari, tale volume può risultare inalterato.
Ciò determina una serie di patologie anche gravi che possono sfociare in infiammazioni ricorrenti all’orecchio, ai seni paranasali o, infine, una rinofaringite acuta o che tende a ripresentarsi.
E’ chiaro, dunque, che il disturbo in esame non deve essere trascurato e va posto all’attenta analisi di una figura esperta.