Ecco tutte le novità in merito alla riforma sull’annullamento del matrimonio in Chiesa. Ecco come sta andando.
Papa Francesco si è espresso di nuovo in merito all’annullamento del matrimonio in Chiesa.
Già diversi anni fa, di fatti, aveva introdotto una serie di novità volte a rendere meno farraginoso il processo riguardante le cause alla base delle dichiarazioni di nullità del matrimonio.
In particolare, Francesco aveva voluto introdurre il processo breve nel caso in cui le cause di nullità si presentino basate su ragioni particolarmente evidenti.
In particolare, tra le cause rientranti nella possibilità di usufruire di questa novità ci sono:
- mancanza di fede;
- convivenza coniugale di breve durata;
- procurato aborto;
- occultamento sterilità o grave malattia.
Alla luce di quanto appena detto, scopriamo cosa ha deciso nuovamente il Pontefice.
Annullamento del matrimonio in chiesa
Papa Francesco ha voluto istituire una Commissione con lo scopo di verificare e rendere più semplice l‘attuazione della riforma e, quindi, di tutte le relative norme.
Tale Commissione, istituita presso la Rota Romana, sarà presieduta dal Decano, Alejandro Arellano Cedillo. Oltre a lui vi faranno parte Vito Angelo Todisco e Davide Salvatori, giudici della Sacra Rota, e il vescovo di Oria Vincenzo Pisanello.
Leggi anche: PRETE, FRATE E DIACONO: TUTTE LE DIFFERENZE CHE NON CONOSCIAMO!
Si tratta, dunque, di una novità introdotta a distanza di oltre cinque anni dalla riforma e che si pone in aiuto di tutte le diocesi d’Italia.
In particolar modo, una volta portato a termine il processo di verifica, il Pontefice ha disposto che la predetta commissione dia vita all’elaborazione di una relazione. Questa dovrà riguardare l’applicazione delle nuove procedure previste in merito alla nullità del matrimonio in Chiesa nel nostro Paese.
Leggi anche: SEPARAZIONE: SUPERARLA E’ DIFFICILE MA POSSIBILE ECCO COME
Durante questo iter di verifica, tra le altre cose, potrà dare suggerimenti alle diocesi supportandole nell’attuazione delle norme stabilite da Francesco, nei casi in cui lo ritenga necessario e proficuo.
