Ogni anno nel periodo delle feste si pone sempre lo stesso dilemma per quanti devono ancora scegliere l’albero di Natale: abete vero oppure fino? Qual è la scelta migliore e quali sono le differenze tra i due?
La scelta del miglior albero di Natale non è solo una questione prettamente personale e di gusto, ma è una decisone che ricade anche più in generale sull’ambiente e più individualmente sulla praticità in casa.
Negli ultimi anni è aumentata la tendenza a prediligere l’abete finto a quello vero, spesso per una motivazione etica. All’atto pratico, però, una pianta finta, nonostante possa smorzare la magia del Natale, ha certamente i suoi vantaggi.
Innanzitutto può essere acquistato ormai in qualsiasi negozio oppure online ed è disponibile in diverse dimensioni. Inoltre, caratteristica non di poco conto, è economico poiché viene riutilizzato nel tempo, non concorre alla sporcizia sul pavimento rilasciando aghi e non pone il problema della conservazione una volta terminate le feste: è scomponibile e richiudibile in un pacchetto, pronto per essere riposto in un armadio o in cantina. Ma anche degli svantaggi. Quali?
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Acquistare e decorare un abete finto, abbiamo visto che ha i suoi vantaggi pratici. Ma a fronte di questi, esistono anche degli svantaggi non indifferenti. Primo tra tutti, l’albero artificiale non è sostenibile. Al contrario, le milioni di piante comprate ogni anno sono un costo per l’ambiente a causa della produzione massiccia e dell’aumento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Il materiale da cui sono composti è generalmente plastica dicloruro di polivinile o PVC, dunque altamente inquinante. Il loro smaltimento diventa una sfida e spesso vengono riciclati nel peggior modo possibile.
Il consiglio per quanti preferiscono l’abete finto all’albero vero è, dunque, quello di acquistarne uno e utilizzarlo per almeno cinque anni. Al termine di questo periodo, poi, invece di buttarlo si può regalare e ridurre così il suo impatto ambientale.
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