Molte persone sono convinte che la salute mentale sia un argomento relegato ad una piccola percentuale di persone. In realtà, si tratta di una convinzione errata. Ecco perchè.
A differenza di quanto pensa l’opinione comune, i disturbi mentali sono molto diffusi. Le cause del loro insorgere possono essere diverse e riguardare diverse problematiche:
- razzismo;
- violenza;
- disparità economica;
In poche parole, in presenza di un’esistenza che provoca insoddisfazione, è più elevato il rischio di incorrere in patologie mentali.
Salute mentale: ecco cosa dicono i dati
Uno degli errori più comuni è quello di calcolare la percentuale di persone affette da disturbi mentali sulla base del numero di coloro che si rivolge a figure professionali.
Molte persone, di fatti, non chiedono aiuto determinando una conseguente sottostima di quelli che sono i reali dati relativi alla salute mentale.
Dai dati finora in possesso, peraltro, è emerso che ad incidere sul rischio di soffrire di disturbi mentali è la salute psichica degli stessi genitori.
Solitamente, infatti, una salute mentale stabile nasce da contesti familiari estranei al tipo di disturbo in esame.
Pare, tra l’altro, che a soffrirne di meno siano le persone che provengono da situazioni economiche e sociali meno favorevoli dal momento che sembrano sviluppare la capacità di adattarsi alle avversità.
Ad ogni modo, va specificato che nel corso del tempo sta emergendo sempre di più un dato importante che rivela che, in realtà, non esiste una salute mentale che possa durare nel tempo.
In poche parole, la norma vuole che soffrire di disturbi mentale sia una situazione molto diffusa che indica che almeno una volta nella vita una persona sviluppa un sintomo che rivela una instabilità psichica.
Alla luce di quanto appena detto, quindi, è chiaro che non bisogna sentirsi estranei a questo tipo di problematica in quanto i dati in posse indicano che è molto più frequente di quanto si immagini.
