L’Aids, ossia la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, è una malattia insorta nel mondo a partire dagli ’80 e il suo sviluppo nell’organismo è considerato lo stadio finale dell’infezione causata dal virus dell’HIV. Cosa comporta vivere con questo male e cosa succede?
L’Aids è è una malattia generata dall’infezione causata dal virus dell’immunodeficienza umana, conosciuto con l’acronimo HIV, ossia Human Immunodeficiency Virus. Riportata in letteratura per la prima volta nel 1981, da allora ha causato milioni di vittime in tutto il mondo, in attesa di un vaccino e di una cura realmente efficace che possa contrastarla.
L’HIV è un virus a RNA che appartiene alla famiglia virale dei retrovirus, dotata cioè di un meccanismo replicativo unico e aggressivo: è infatti in grado di inserirsi nel DNA della cellula infettata, definita “cellula ospite”, per riuscire poi a riprodursi. Le cellule che l’HIV colpisce sono quelle del sistema immunitario, i linfociti T di tipo CD4, che hanno un ruolo fondamentale nel combattere gli agenti patogeni e oncogeni.
Per questo il virus provoca un indebolimento del sistema immunitario, che può essere facilmente attaccato da altri virus subdoli, con il rischio di tumori e di infezioni. Ma cosa succede a chi contrae il virus dell’HIV?
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Aids: le fasi della malattia e la terapia
Solo negli ultimi anni, infatti, sono state adottate nuove medicine che in genere vengono somministrate in combinazione per aumentare l’efficacia della terapia, soprattutto a causa delle possibili mutazioni del virus: quella che viene proposta oggi ai malati di Aids è la Haart (Higly Active Anti-Retroviral Therapy).
Tuttavia, nonostante i grandi passi avanti fatti dalla ricerca negli ultimi anni, non è ancora possibile guarire dall’infezione: quello che le cure riescono ad assicurare è una buona qualità di vita con un’aspettativa analoga a quella di una persona sana.