Può uno studente rifiutare l’interrogazione del professore?

Simona

Curiosità

Le interrogazioni a sorpresa sono un incubo per tutti gli studenti: ecco quando è possibile rifiutarsi ed evitare un’insufficienza.

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Incubo degli studenti di tutti i tempi, le interrogazioni a sorpresa sono davvero un momento spiacevole, specie se la sera prima l’argomento in questione non è stato ripassato a dovere. Ma vi siete mai chiesti se un alunno può legalmente rifiutarsi e avvalersi della facoltà di non rispondere?

Ecco cosa prevede la Legge in merito e qualche consiglio che sarà utile a moltissimi giovani studenti in difficoltà. Scopriamo insieme come comportarsi e quando è possibile rifiutarsi per le interrogazioni.

Interrogazioni: lo studente quando può rifiutarsi? Ecco cosa prevede la Legge

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La Legge, nelle norme e nelle carte che regolano il comportamento dell’insegnante in aula, prevede che il docente valuti il rendimento dello studente solo dopo avere svolto un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti. Dunque, prima o poi, qualunque professore dovrà fare delle interrogazioni e tutti gli alunni dovranno risponderne.


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Può capitare, però, che le interrogazioni in questione siano a sorpresa e che lo studente chiamato alla cattedra sia impreparato: cosa può fare in questo caso per evitare un’insufficienza?

Analizziamo insieme la fattispecie e rispondiamo a questa curiosità che ha attanagliato gli studenti di generazioni diverse!

Ci si può avvalere della facoltà di non rispondere? Solleviamo ogni dubbio

Il numero congruo di interrogazioni di cui prima, solitamente viene stabilito dal collegio dei docenti anche se, in generale, consiste in tre prove. Dunque, ogni professore dovrà interrogare almeno tre volte l’anno tutti gli alunni della propria classe e questi saranno tenuti a rispondere.


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La soluzione più comune prevista dalla Legge per evitare una di queste interrogazioni è la giustificazione, ossia un numero di “jolly” che il professore concede alla classe per l’intero anno scolastico. L’alunno potrà utilizzarli a sua discrezione per evitare le verifiche orali qualora non si senta preparato a sufficienza.

Una volta finite le giustificazioni, lo studente non potrà più rifiutarsi di andare alla cattedra. Un altro modo per rifiutarsi alle interrogazioni sono le giustificazioni fornite dai genitori: in questo caso, però, il professore non sarà vincolato. Egli, infatti, potrà ritenere non valido il motivo citato dal genitore in questione e procedere comunque con l’interrogazione.

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