Ogni volta che ci laviamo i denti tutti quanti desideriamo ottenere un sorriso smagliante e un alito fresco. Ma per quanto tempo dobbiamo spazzolare i denti per avere questo risultato? Ecco cosa fare.
Lavare i denti è una buona abitudine, soprattutto dopo mangiato, a cui non dobbiamo mai rinunciare. Di norma è bene farlo almeno un paio di volte al giorno per più minuti consecutivi. Ma quanti sono quelli necessari per assicurare alla dentatura una pulizia profonda e alla bocca un alito fresco? In genere spendiamo al massimo due minuti nello spazzolare con il dentifricio, qualche volta anche un minuto solo.
Secondo alcuni studi di qualche anno fa, un paio di minuti bastano per ridurre la placca batterica. Ma non sono abbastanza! Mantenere pulita la bocca meglio e il più possibile, non è solo una questione estetica ma di salute: una bocca sana vuol dire scongiurare il rischio di numerose patologie che potrebbero colpire il cavo orale, come alcune malattie gengivali importanti. Per quanto tempo bisogna dunque lavarsi i denti e perché?
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Per quanto tempo e come lavare i denti
Nonostante le cattive abitudini di molti di noi, i maggiori risultati in genere si ottengono dopo 3 o 4 minuti di lavaggio. Prima di tutto bisogna eliminare i microbi, che sono la causa della formazione della placca batterica sulla superficie dentale. La placca, infatti, altro non è che un accumulo nel tempo di batteri, funghi e virus che vanno a insidiare anche le parte della bocca più remote, laddove non arriva lo spazzolino e bisogna adoperarsi con altri strumenti altrettanto efficaci come lo scovolino o il filo interdentale.
In genere la placca si riforma sui denti dopo alcune ore dal lavaggio, ecco perché bisogna ripetere più volte nel corso della giornata la pulizia. Quindi, spazzolare male e poco la bocca, vuol dire permettere alla placca di radunarsi e di proliferare, con la conseguenza di attivare la risposta immunitaria del nostro organismo che puoi far scaturire un’infiammazione.
Lavare i denti per 4 minuti sembra la soluzione ottimale, ma attenzione anche al contrario, ossia a non esagerare per non rovinare la dentatura e le gengive. Innanzitutto bisogna prediligere spazzolini con setole morbide ed extra morbide ed evitare i dentifrici abrasivi e sbiancanti.
Attenzione anche i gesti da compiere con lo spazzolino: una delle tecniche migliori per la pulizia è partire delicatamente dalla gengiva e portare via in verticale dente dopo dente lo sporco. E’ proprio il bordo gengivale l’area in cui tende a formarsi la placca e possibile origine di un’infiammazione. Il lavaggio deve essere delicato ma efficace, con pochi e accurati gesti che non rovinino i tessuti molli della bocca.
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