Prima donna regista candidata all’Oscar e simbolo del cinema italiano, è morta Lina Wertmuller. Tanti i suoi successi e lunga la sua vita ricca di curiosità fin da quando era una bambina ribelle.
Lina Wertmuller è morta il 9 dicembre all’età di 93 anni. E’ stata la più grande regista italiana, un’icona e una fonte di ispirazione per tante come lei nel mondo del cinema. Fu la prima donna a essere candidata all’Oscar come miglior regista nel 1976 con il film Pasqualino Settebellezze e nel 2020 finalmente ne vinse uno onorario.
La Wertmuller decise di intraprendere questa carriera quando erano poche le donne a farlo, per questo è diventata un simbolo forte nel panorama cinematografico nostrano e non solo. Da subito ha riscosso successo di critica e di pubblico e nella sua lunga vita è stata ammirata e apprezzata da tutti anche per la sua semplice estrosità: occhiali vistosi rigorosamente bianchi, vestiti neri e il gelato al cioccolato come unico gusto preferito.
Fin da piccola ha sempre dimostrato un animo ribelle e un carattere deciso e con la macchina da presa ha scardinato le regole politiche e sociali. Importante anche il suo contributo nella televisione italiana: nella sua lunga carriera è stata tra gli autori della prima edizione di Canzonissima nel 1959. Si avvicinò al accanto a Federico Fellini sul set di 8 1/2 e già nel 1963 eccola pronta a girare il suo primo film dal titolo i Basilischi.
E’ negli anni ’70 con film come Seven Beauties, La seduzione di Mimi e Love and Anarchy che ha raggiunto la fama internazionale, diventando pioniera nel suo campo e famosa per la lunghezza spropositata dei titoli dei suoi film, in cui riesce a portare sullo schermo tutta la bravura del grande Giancarlo Giannini.
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Nata il 14 agosto 1928, da piccola era una bambina ribelle, tanto da essere espulsa più volte dalle scuole cattoliche che frequentava durante l’infanzia. La sua passione l’ha portata più avanti a iscriversi alla scuola di teatro contro il volere del padre che la preferiva crescere come avvocato. Il suo ruolo nel mondo cinematografico è stato indispensabile per valorizzare la figura femminile nell’industria dello spettacolo.
Quando si è spenta a Roma il 9 dicembre, a darne il triste annuncio è stato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia“.
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